Laura Pausini apre la sua casa-museo e risponde così alle critiche

La casa natale di Laura Pausini, già da anni meta di pellegrinaggi spontanei dei fan, diventa ufficialmente un museo. L’abitazione, che custodisce premi, dischi e ricordi d’infanzia, è stata trasformata in un vero percorso espositivo che racconta la vita e la carriera della cantante. Dopo richieste continue, l’artista ha deciso di aprire le porte e condividere questo luogo in maniera organizzata.

L’ironia della cantante sulla proposta

Nel suo annuncio, Laura ha raccontato con ironia la reazione iniziale alla proposta di far diventare la sua casa un museo. “Un museo? Ma non sono ancora morta!” ha commentato. Poi però ha riconosciuto che l’idea era un modo per permettere ai fan di vivere da vicino la sua storia e anche per godersela personalmente. L’inaugurazione è fissata per il 7 settembre 2025, mentre l’apertura al pubblico avverrà il 13 settembre. Per i membri del fan club l’ingresso sarà gratuito, mentre per i non soci sarà previsto un biglietto.

Il percorso andrà in ordine cronologico 

La cantante ha voluto sottolineare il legame con la sua terra: “Vi aspetto nella mia Romagna, nella mia casa, tra le nostre cose, perché se le mura sono della mia famiglia, ciò che vedrete all’interno lo avete reso possibile voi”. Il percorso museale segue un ordine cronologico, partendo dall’infanzia e arrivando ai successi internazionali, dagli esordi fino alle vittorie più recenti.

Le critiche e la risposta

Tra i tanti commenti di entusiasmo, qualcuno ha sottolineato che aprire un museo in vita potesse sembrare “troppo autocelebrativo”. Laura ha replicato con la consueta schiettezza: “Appunto… Meglio così, almeno lo posso vedere anch’io”. Una battuta che ha raccolto molti consensi e ha ribaltato la critica in un punto di forza.

L’affetto dei fan e la verità dietro l’idea

Una fan le ha scritto: “Hai una carriera così grande e piena di soddisfazioni che solo tu potevi fare una cosa così bella. Unica Laura, fiera di te, già a vedere le foto ho i brividi”. La Pausini ha colto l’occasione per spiegare l’origine del progetto: “L’hanno fatta i miei genitori e i miei collaboratori... Non è una mia idea, anzi, io ero un po’ restia ma poi i soci hanno detto tutti che lo volevano e mio babbo non si è più fermato! Sapete che è lui il pazzerello di casa”.

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