Music Biz
Credits: Getty Images
21 Ottobre 2025
Redazione 105
Lunedì 20 ottobre, Fedez ha lanciato a sorpresa il suo nuovo singolo Temet Nosce, un titolo latino che significa "conosci te stesso", frase scolpita nel tempio di Apollo a Delfi e resa celebre dal film Matrix. Il rapper porta questa scritta anche tatuata sul collo, a simboleggiare un invito alla riflessione personale.
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Il brano arriva pochi mesi dopo il pezzo estivo Scelte stupide con Clara e la partecipazione a Sanremo 2025 con Battito, continuando il percorso musicale incentrato su introspezione e critica sociale.
Il video di Temet Nosce, diretto da Bark, mostra Fedez alla guida di una decappottabile, che attraversa paesaggi inquietanti pieni di fantasmi e chiese illuminate. Mostri che sventolano il tricolore fanno da contrappunto a immagini surreali, richiamando The Truman Show. Il rapper sale scale nel cielo fino a una porta azzurra, simbolo della separazione tra finzione e realtà.
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Il brano affronta temi profondi come depressione, ansia e disagio esistenziale, senza rinunciare a una critica all’industria musicale. Fedez racconta: “Ho fatto errori che non se n’è andranno via col tempo, di quelli che più cancelli e più ti resta il segno”.
Nel testo cita farmaci come Lexotan e Rivotril, entrambi benzodiazepine, e parla del suo passato difficile, collegando le radici personali alla capacità di superare momenti di vulnerabilità. Denuncia anche la superficialità di parte dello spettacolo: “Gli schiavi dell’industria hanno al collo le catene | una playlist di gente vuota con le tasche piene”.
Fedez si confronta anche con la propria identità. Un processo difficile che però “ti giuro mi è servito per capire chi non sono”. Il singolo è quindi un esercizio di autoconsapevolezza, ma anche di denuncia sociale, riprendendo fili già presenti in Battito. Con questo pezzo, il rapper parla nuovamente della propria storia di fragilità emotiva, invitando l’ascoltatore a riflettere sulla propria identità e sui limiti imposti da aspettative sociali e professionali.
Di seguito il testo di Temet Nosce:
Nessuno ci ha mai regalato un c***o, spostati
Burattini con i fili più sottili delle polveri
Gli schiavi dell'industria hanno al collo le catene
Una playlist di gente vuota con le tasche piene
Sono stato un bersaglio senza mai andare ad un poligono
Perché non c'è differenza tra un palco ed un patibolo
Mi ha salvato che son nato laddove si cresce in fretta
Se il dolore è naturale, allora soffrire è una scelta
La mia colazione: caffè corretto con il Rivotril
Non conoscerai la gioia se non scopri la sua antitesi
Urlo in faccia alla vita col veleno nei ventricoli
Che ci faccio con le ali se mi hai dato le vertigini?
E vorrei dare un senso ad una vita che fa senso
So che esiste un lieto fine, ma in un altro multiverso
Ho pregato di sparire e di darmi per disperso
Ma non ti puoi nascondere se scappi da te stesso
Per trovare il mio posto nel mondo
Devo lasciare il mio mondo al suo posto
Non ho mai avuto nulla da spartire insieme a loro
Ma, ti giuro, mi è servito per capire chi non sono
Per trovare il mio posto nel mondo
Devo lasciare ogni cosa al suo posto
D'ora in poi sarò felice di nascosto
Ho imparato a mie spese a non scherzare con il vuoto
Vedo gente stanca, io spero risponda al fuoco
Quando il gioco si fa duro capisci che non è un gioco
Ancora troppi scudi e troppi pochi sanpietrini
Le rivoluzioni sono idee che incontrano i fucili
Questa dolce vita l'ho sempre percepita amara
Una Repubblica fondata sui morti della lupara
Mi ha sussurrato piano ma con voce molto chiara
La libertà non si compra ma si paga cara
E poi ci troveremo come le star
A mischiare del whisky al Lexotan
Quando la realtà spaventa più dell'aldilà
Ti ritrovi con più amici in farmacia che al bar
Ho fatto errori che non se ne andranno via col tempo
Di quelli che più cancelli e più ti resta il segno
Cicatrici chiuse fuori ma ferite aperte dentro
Sono pieno di colori, una farfalla di cemento
Per trovare il mio posto nel mondo
Devo lasciare il mio mondo al suo posto
Non ho mai avuto nulla da spartire insieme a loro
Ma, ti giuro, mi è servito per capire chi non sono
Per trovare il mio posto nel mondo
Devo lasciare ogni cosa al suo posto
D'ora in poi sarò felice di nascosto
Ho imparato a mie spese a non scherzare con il vuoto