Music Biz

Charli XCX all'attacco dell'industria discografica

La cantante di "Boom Clap" ritiene l'intero settore della musica "poco creativo"

Charlie XCX

Charli XCX all'attacco dell'industria discografica

22 Aprile 2015

Charli XCX all'attacco dell'industria discografica. La 22enne cantante di "Boom Clap" ha già dimostrato in passato di non aver paura a dire quello che pensa ed anche stavolta dimostra questa sua tendenza. Charlotte Emma Aitchinson, all'anagrafe, ha rivelato che dopo il successo di "I love it" scritta da lei per Icona Pop, le case discografiche gli hanno chiesto di replicare lo stesso materiale nel tentativo di replicarne le vendite. Ma Charli è stata irremovibile spiegando che non si sarebbe piegate al volere altrui: "Ci sono state molte persone che volevano che io apparissi in un certo modo. Ma credo che anche loro si siano immediatamente accorti che non era il caso di farmi certe richieste. Ho sviluppato un accordo con la mia casa discografica nel quale ho messo subito in chiaro che avrei fatto le cose a modo mio e non le avrei fatte per nulla. Ho imparato nel corso del tempo che il mondo della musica può esse un posto davvero poco creativo soprattutto dopo che hai fatto una hit. Vogliono solo che tu faccia una replica di quel brano. Le persone che stanno nel dietro le quinte sono quelle possono svoltare grazie al successo di un brano".

Niente rabbia. Nonostante i suoi brani traducano un senso di ribellione, Charli XCX rivela di non essere in grado di scrivere canzone mentre è arrabbiata: "Trovo davvero molto difficile sedermi e scrivere un brano se sono davvero furiosa. Se lo facessi finirebbe per essere solo un insieme terribile di urla".

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