Music Biz
25 Gennaio 2017
È un periodo difficile per Madonna. Il Secret Service sta indagando su di lei, un politico ha chiesto il suo arresto e ora è arrivata la prima radio che ha deciso di mettere le sue canzoni al bando a tempo indeterminato. Tutto perché lei aveva detto di pensare spesso «a far saltare in aria la Casa Bianca» durante la Women’s March di sabato scorso contro Trump. Lei ha provato a chiarire su Instagram:«Le mie parole sono state decontestualizzate, era una metafora», ma non è servito a fermare l’onda delle reazioni della destra americana.
E così la stazione radio texana HITS 105 ha deciso che non trasmetterà più le sue canzoni. A Billboard, hanno spiegato: «Mettere al bando tutte le canzoni di Madonna non è una questione di politica, è una questione di patriottismo. Ci sembrerebbe semplicemente sbagliato passare le canzoni di Madonna, e quindi pagarle delle royalty, quando lei ha mostrato sentimenti così anti americani. Se tutte le altre radio prendessero il nostro esempio, le manderemmo un messaggio “finanziario” molto potente».
Intanto, il fronte musicale contro Donald Trump ha trovato un’altra voce, quella di Lily Allen, che ha appena fatto uscire il video di una sua cover della canzone di Rufus Wainwright‘s "Going To A Town",con le immagini della versione londinese della marcia delle donne contro l’inaugurazione del mandato di Donald Trump.
La settimana scorsa, Allen aveva anche pubblicato una playlist di pezzi anti Trump intitolata "He’s Got The Whole World, In His Tiny Hands.", cioè: «Ha tutto il mondo nelle sue piccole mani». Il riferimento alle mani è per una serie di battute e gag che circolano sul fatto che effettivamente pare che Trump abbia mani molto piccole. Cosa che per altro manda sempre su tutte le furie il nuovo presidente americano. Nella playlist di Lily Allen ci sono Johnny Cash, i Green Day, gli LCD Soundsystem.