Music Biz
25 Gennaio 2017
Occhi azzurri, capelli biondo platino e indice puntato: così Paris Jackson, figlia oggi diciannovenne di Michael, è apparsa sulla copertina di Rolling Stone grazie a un’intervista esclusiva nella quale ha rotto il suo lungo silenzio. E ha davvero raccontato di tutto al giornale americano: la sua battaglia contro la depressione e le droghe, i tentativi di suicidio. Ma soprattutto ha parlato di suo padre, spiegando che lei, come tanti, continua a pensare che Michael sia stato ucciso volontariamente.
La giustizia americana però ha deciso con una sentenza del 2011, poi confermata in appello, che il medico Conrad Murray è colpevole solo di omicidio colposo per la morte di Michael Jackson causata dalla somministrazione di un potente anestetico usato comunemente nelle sale operatorie, il Propofol. Conrad Murray è già uscito di prigione: nel 2013 è stato rilasciato per buona condotta. La sua versione dei fatti è sempre rimasta la stessa: Jackson si è suicidato con un’overdose, nessun complotto contro di lui.
Sono però in tanti a non pensarla così. Tra loro c’è anche la zia di Paris, La Toya Jackson, che nel 2011, al tempo del processo, disse davanti alle telecamere: “Penso sia stato tutto organizzato”. Con Rolling Stone, Paris ha usato parole molto simili: “Può sembrare una teoria del complotto, e può sembrare una stronzata, ma tutti i veri fan e la sua famiglia lo sanno. Era tutto programmato”.
Nel corso dell’intervista, Paris ha speso altresì parole di preoccupazione nei confronti di Justin Bieber. In particolare, ha raccontato di averlo visto nel suo recente tour e di averlo trovato esausto: “Mi ricorda quanto mio padre era sempre stanco tutto il tempo, ma non riusciva mai a dormire”.