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Sanremo 2017: vince Francesco Gabbani con “Occidentali’s karma”!

Seconda Fiorella Mannoia, terzo Ermal Meta, ultimo Clementino. Zucchero-Pavarotti e Crozza-Razzi brillano all’Ariston. L’ovazione per Rita Pavone, che canta “Cuore”. Geppi Cucciari lancia “C’è Sanremo per te”. Maria è la prima a non scendere le scale.

Sanremo 2017: vince Francesco Gabbani con “Occidentali’s karma”!

12 Febbraio 2017

La musica è vita. La serata della finalissima della 67esima edizione del Festival della Canzone italiana di Sanremo, la terza (e ultima) maratona da record di Carlo Conti nella Città dei Fiori, decolla con la performance della band I Ladri di carrozzelle, collettivo formato da elementi con “abilità differenti” e in attività da ben 28 anni, lo ha ricordato il conduttore, sulle note del brano “Stravedo per la vita”, un altro tassello di quel mosaico di vita vera che ha contrappuntato questo Festival. 



Il tempo di ricordare che l’esito della gara dei 16 Big arrivati in finale sarà deciso al 30 percento dalla giuria di Qualità, al 30 percento dalla Giuria Demoscopica e al 40 percento dal pubblico a casa con Televoto, ed ecco sfilare “sul palco degli italiani”, come è stato nella prima serata, gli eroi di tutti i giorni, i rappresentanti delle forze dell’ordine coinvolti nel salvataggio delle popolazioni colpite dal terremoto in Centro Italia, in particolare nella tragedia di Rigopiano.



Zucchero conquista Sanremo. Se, in un passato remoto, in occasione delle sue partecipazioni al Festival come concorrente Zucchero ‘Sugar’ Fornaciari, non ha mai incontrato il favore del pubblico (il caso più eclatante fu il penultimo posto con il brano Donne, poi diventato la sua prima grande hit in Italia e l’estero), dopo trent’anni è lui ad aprire lo show con una performance, la prima della serata, sulle note di Ci si arrende, il brano tratto dal bestseller Black Cat realizzato dal bluesman italiano più amato del mondo in collaborazione con due suoi amici: Bono degli U2, che ha scritto il testo originale in inglese, e Mark Knopfler.



La gara comincia con Elodie, concorrente super favorita di questo Festival (che riceve un videomessaggio di auguri da Loredana Berté), bellissima e concentrata come sempre. Il web, dove vanta un nutritissimo seguito, si aspetta molto da lei, complici la canzone “Tutta colpa mia” scritta da Emma Marrone, il suo innegabile talento, ma anche, passi la paura, la vittoria del suo ragazzo, Lele, trionfatore venerdì sera della sezione Nuove Proposte. La vittoria di entrambi, nonostante il loro embargo al romanticismo in pubblico concordato prima di iniziare questa avventura, traccerebbe i contorni di una favola che al Festival non è mai stata raccontata, se non da coppie – da Romina e Albano a Enrico Ruggeri e Andrea Mirò – che hanno partecipato in coppia.



E’ Riccardo Fogli ad augurare in bocca al lupo a Michele Zarrillo, in gara con Mani nelle mani, ma è Sergio ‘Big Boy’ Sylvestre, accolto sul palco da un video augurio speciale inviato da Eros Ramazzotti (!), a scaldare l’Ariston con la canzone scritta insieme a Giorgia: Con te. Dopo il vincitore di Amici guadagna il palco Fiorella Mannoia (il messaggio per lei è di Ruggeri), anch’ella favorita del Festival con Che sia benedetta.



La gara si interrompe: le giovani attrici Giusy Buscemi, Alessandra Mastronardi e Diana Del Bufalo, quest’ultima irresistibile nel suo consueto ruolo di “svaporata”, sono all’Ariston per presentare C’era una volta Studio 1, miniserie dedicata a uno show che ha fatto la storia della Rai. E’ la volta di Fabrizio Moro, destinatario di un messaggio rock di Gianluca Grignani, in gara con Portami via. Segue Alessio Bernabei, al quale Rudy Zerbi ricorda i timidi esordi in Tv, interprete di Nel mezzo di un applauso.



“Amico caro”; il senatore Razzi canta per Trump. L’ultima “copertina” di Maurizio Crozza è servita, ma dal vivo stavolta, ed è una bomba: “Donald Trump, va detto, è l’unico politico al mondo a mantenere le promesse elettorali. Promesse del ca**o, ma..”, dice il comico prima di calarsi nei panni del senatore Razzi, contento di essere al “Teatro Indesit” (l’Ariston, ndr). E canta..



La voce è quella di Mina, ma la performance è uno spot. E’ arrivato uno dei momenti più attesi: Mina (ma è solo una registrazione) intona il tormentone “All Night”, hit di Parov Stelar, e sul palco c’è il ballerino tedesco Sven Otten, protagonista dello spot pubblicitario del brand che sponsorizza il Festival. Meglio tornare alla gara. Canta Marco Masini, la canzone è Spostato di un secondo.

Il palco è ancora una volta di Zucchero e della sua band stellare e le note sono quelle di Partigiano reggiano: il blues si impossessa dell’Ariston e la platea è in festa. Tutti ballano, anche Mr. Moroder. Di più. Dopo aver ricordato il lungo sodalizio con il compianto maestro Luciano Pavarotti, Sugar Fornaciari ha cantato il loro grande successo Miserere duettando virtualmente – miracolo dell’era digitale – con il grande tenore.



Paola Turci, preceduta dall’augurio del suo amico Nek, canta Fatti bella per te, canzone che convince a ogni ascolto di più. Proprio come lei, Paola Turci, ancora bellissima e sexy nella sua semplicità. Siamo a metà della competizione. E’ Kekko Silvestre, autore di Ora esisti solo tu, a precedere con un video messaggio l’esibizione di Bianca Atzei. Stavolta il suo compagno, il campione Max Biaggi, la segue da un monitor dietro le quinte dell’Ariston. , lo svelano le telecamere di Rai 1.



Entra in scena la bellezza esplosiva di Tina Kunakey, la supermodella 19enne (dalle lontane origini siciliane), la bellissima che ha preso il posto della nostra Monica Bellucci nel cuore dell’attore e regista francese Vincent Cassel. La sua canzone preferita della storia del Festival - lo ha detto dopo aver timidamente precisato, viva la franchezza, che sul palco di Sanremo ci è arrivata grazie alla popolarità del suo boyfriend e non, dice, “per i miei occhi blu” - è, guarda caso, Non ho l’età.

E’ il turno di Occidentali’s karma di Francesco Gabbani e della sua inseparabile scimmia, anticipati da un video messaggio di Rosita Celentano. Da Francesco Renga arriva un augurio speciale a Chiara, in gara con Nessun posto è casa mia, ed è invece Edoardo Bennato, napoletano come lui, a introdurre Clementino e le sue storie di Ragazzi fuori.



Per i suoi 55 anni di carriera, quest’anno, il Premio della Città di Sanremo va a Rita Pavone - 72 anni in agosto, è lei a dirlo - in platea tra gli altri giurati del Festival. In cambio, lei canta Cuore, cavallo di battaglia del suo repertorio immortale. E si commuove. E’ Fiorello a supportare Ermal Meta (“Vietato morire”): “Ermal, ti auguro di arrivare ultimo”, scherza il popolare showman nel suo videomessaggio, “Perché di solito chi arriva ultimo poi ha successo”, chiaro riferimento a Zucchero e ad altri casi eccellenti, Vasco Rossi in testa. La mezzanotte è vicina e all’appello mancano tre Big: la prima a guadagnare il centro del palco è la fatina Lodovica Comello (“Il cielo non mi basta”), questa sera in un delicato abito azzurro, e il messaggio per lei è di Claudio Bisio, suo partner nell’avventura televisiva di Italia’s Got Talent. Al Festival torna un gigante della comicità italiana, Enrico Montesano, assente dalla kermesse della Città dei Fiori da 14 anni.



E’ solo una divertente parentesi che ci restituisce un Enrico Montesano in forma smagliante nella sua antica veste di mattatore televisivo, ma la gara deve continuare. E la palla passa a Giuliano Sangiorgi dei Negramaro con il suo messaggio per Samuel e la hit istantanea Vedrai. L’ultimo Big a esibirsi è il trionfatore di XFactor Michele Bravi (“Il diario degli errori”), simmetria perfetta di una finalissima decollata con l’eroina di Amici Elodie. “Porta in altro la bandiera del web almeno tu che sai cantare”, gli dice lo Youtuber/popstar Fabio Rovazzi nel suo videomessaggio.



I giochi sono fatti. Un empireo orchestrale dal sapore retrò accompagna la scalinata di Geppi Cucciari. “Tira aria di successo”, dice la comica rivolgendosi a Maria, che chiama Mariah (come la Carey), prima di far entrare un divano bianco per giocare con lei a C’è Sanremo per te. E ancora: “Maria, l’anno prossimo presenterai Sanremo?“. La risposta della regina degli ascolti Mediaset è inequivocabile: “Te lo dico in diretta: ciaone!” Ma la cosa si fa seria. E Geppi, evocando il precedente Littizzetto, chiude con un monologo contro la scarsa considerazione che gli uomini hanno ancora oggi delle donne, quelle che occupano un ruolo di spicco nella vita pubblica del Paese, dal sindaco Raggi al presidente della Camera Boldrini, e quelle che non vivono la ribalta mediatica, ma che tutti i giorni fanno i conti con vessazioni, insulti e pregiudizi.



Chi vince il Festival 2017?. Consumata l’esibizione di Alvaro Soler sulle note del nuovo singolo Animal e del tormentone Sofia - perché è lui l’ultimo super ospite di questo Festival delle larghe intese, uno show senza sbavature, ma interminabile – viene svelata la classifica. In coda c’è Clementino, Lodovica Comello si piazza 12esima, Samuel è decimo, Elodie è ottava (il pubblico protesta), settimo è Fabrizio Moro, settimo è Sergio Sylvestre, Paola Turci è quinta e quarto è Michele Bravi. Il Televoto viene riaperto per Fiorella Mannoia, Ermal Meta e Francesco Gabbani.


Dopo una breve pausa pubblicitaria e l’esibizione fuori concorso di Amara con Paolo Vallesi del brano Pace, performance che dà a Carlo Conti il “la” per ricordare, insieme al ministro della Difesa Roberta Pinotti gli oltre 7mila soldati italiani impegnati a riportare la pace all’estero, all’estero, entra in scena il giovanissimo pianista (figlio del grande Franco Fasano) emerso dagli abissi del web e scritturato da Caterina Caselli, Emanuele Fasano. Poi c’è lo chef stellato Carlo Cracco, l’ultima portata di questo Festival 2017 prima del “conto”, il verdetto. Ma siamo a Sanremo e i riconoscimenti sono tanti: Premio per Miglior testo a Fiorella Mannoia, Premio della Critica Mia Martini a Ermal Meta, Premio dei professori dell’orchestra per Miglior arrangiamento ad Al Bano, Premio della Sala Stampa Lucio Dalla a Fiorella Mannoia e Premio dello sponsor del Festival a Gabbani per il primato di streaming online di “Occidentali’s karma”.



Francesco Gabbani vince il Festival 2017 con “Occidentali’s karma”, seconda Fiorella Mannoia con “Che sia benedetta”, terzo Ermal Meta con “Vietato morire”. “Soltanto un anno fa”, ricorda Conti, “Francesco Gabbani ha vinto con “Amen” nelle Nuove Proposte”, E lui ringrazia. E canta di nuovo. La festa è finita, Maria De Filippiè ufficialmente la prima conduttrice della storia del Festival a non aver sceso le famigerate scale dell’Ariston, ma ora le domande che tutti si fanno sono due: chi sarà il successore di Carlo Conti nella conduzione del Festival? E poi, come ha detto Ubaldo Pantani nei panni di Giletti: chi c’è nel costume da scimmia insieme a Francesco Gabbani?

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