Music Biz

Manuel Agnelli: "Trent’anni fa avrei bocciato i giudici dei talent"

Mentre si prepara a festeggiare in tour il 30esimo compleano degli Afterhours, il cantante ha voluto fare il punto della sua carriera in una lunga intervista.

Manuel Agnelli: "Trent’anni fa avrei bocciato i giudici dei talent"

19 Luglio 2017

Manuel Agnelli si prepara a soffiare le trenta candeline per gli Afterhours, con un tour che partirà il 27 luglio dal Postepay di Roma. Prima di allora, però, ha voluto fare il punto della sua carriera in una lunga intervista al Corriere della Sera. La prima cosa che Manuel ha tenuto a mettere in chiaro è che, quando era più giovane, non avrebbe avuto parole tenere né per i talent show, né per i loro giudici: "A 21 anni ero molto più estremo, la mia funzione era scombussolare l’esistente, non prestare il fianco a quello che era riconosciuto. Oggi sono più concreto".

Un altro aspetto che Manuel, che pure sarà giudice della prossima edizione di “XFactor”, ha voluto chiarire è che vincere un talent non basta per diventare musicisti di successo: "Il talent ti dà una esposizione gigantesca. Poi è il sistema che ti deve assecondare nella crescita, le case discografiche, i manager, i promoter. Non sempre lo fa. E comunque la storia della musica è piena di gente che ha realizzato un singolo e poi è sparita. Chi vuol diventare musicista sa che non è una carriera per chi vuole sicurezze. Alla fine, meno male che non esiste una catena di montaggio".

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