Licenziato Bryan Singer, il regista dell’atteso biopic sulla vita di Freddie Mercury

C’è brutto intoppo per "Bohemian Rhapsody", l’atteso biopic sulla vita di Freddie Mercury. Il regista, Bryan Singer, è stato licenziato e, per rispettare l’uscita prevista nel dicembre del 2018, la produzione dovrà affrettarsi a trovare un nuovo regista in tempi brevi.

Ma cosa è successo? A quanto pare, Singer non è tornato sul set dopo il Ringraziamento, adducendo "problemi di salute per lui e la sua famiglia". Poi le notizie si sono rincorse: prima la 20th Century Fox ha confermato che Singer (regista di "I soliti sospetti" e "X-Men") non dirigerà più il film. Poi è uscito un lungo articolo su Hollywood Reporter, con la cronaca dettagliata dei motivi dell’allontanamento di Singer.

A quanto pare, ci sarebbero stati molti problemi nel rapporto tra Singer e Rami Malek, l’attore chiamato a interpretare il cantante dei Queen, che si sarebbe lamentato con i produttori della "non professionalità" del regista. Ci sarebbero anche state molte liti sul set, fino al licenziamento. Ora è arrivata la versione dei fatti di Singer, che in una nota ha scritto: "Non volevo altro che essere messo in condizione di completare questo film e onorare l’eredità artistica di Freddie e dei Queen, ma la Fox non me lo permetterà perché avevo bisogno di mettere al primo posto la mia salute e quella di chi amo".

In sostanza Singer vuole far sapere che i problemi sono nati perché Singer sta provando a prendersi cura di un genitore malato e la Fox non lo avrebbe messo in condizione di conciliare le esigenze della sua famiglia con quelle della produzione. "Le voci su una mia lite con Malek non sono vere. Abbiamo avuto delle discussioni sul set, ma le avevamo messe da parte con profitto".