Music Biz
29 Dicembre 2017
Non si sgonfia il caso dell’annullamento del concerto del 5 giugno 2018 a Tel Aviv di Lorde, che ha deciso di cancellare la data del suo "Melodrama Tour" in polemica politica contro Israele. In una lettera pubblicata su Facebook, Itzkah Gerberg, l’ambasciatore israeliano in Nuova Zelanda, le ha chiesto un incontro, aggiungendo: "È spiacevole che tu abbia scelto di non suonare, hai deluso tutti i fan israeliani. La musica è un linguaggio meraviglioso di tolleranza e amicizia, qualcosa che avvicina le persone".
"Il tuo concerto in Israele poteva aiutare a diffondere l’idea che le soluzioni ai problemi si trovano con la cooperazione e i compromessi. La musica dovrebbe unire e non dividere, e la tua performance poteva contribuire allo spirito di speranza e alla pace in Medio Oriente", ha scritto l’ambasciatore, aggiungendo che: "Il boicottaggio e l’odio, d’altra parte, rappresentano ostilità e intolleranza, e mi è spiaciuto vederti soccombere alle proteste di un piccolo gruppo di fanatici come il BDS ("Boycott, Divest and Sanction"), che nega allo Stato di Israele il diritto a esistere, che diffonde odio e animosità. Vorrei incontrarti di persona per parlare di Israele, delle sue conquiste e del suo ruolo di unica democrazia del Medio Oriente".