Il secondo marito di Tina Turner le ha donato un rene: «Mi godo la gioia di essere viva»

Il primo matrimonio, quello con Ike Turner, le ha riservato violenze e abusi. Ma il secondo, quello con il discografico Erwin Bach, le ha fatto «il regalo della vita stessa». Lo racconta Tina Turner, nella sua autobiografia, My Love Story: A Memoir, della quale il tabloid britannico Daily Mail ha diffuso delle interessanti anticipazioni.

La storia d'amore con Erwin Bach, manager della EMI, inizia alla metà degli anni '80, nel 1989 lui le chiede di sposarlo. «Le cose possono cambiare e, nella mia esperienza, non sempre in meglio», confessò Tina Turner, ma accettò di trasferirsi con lui in Svizzera, sul lago di Zurigo. Si sposeranno solo molti anni dopo, nel 2013.

Anni di serenità, finché la saluta della cantante non inizia a crollare. Un ictus, un tumore all'intestino e un'insufficienza renale che le impone una scelta: trapianto o dialisi. Sono gli anni in cui Tina inizia a valutare il suicidio assistito, legale in Svizzera, ma l'amore ha di nuovo la meglio: Erwin le offre un rene. «Ero sopraffatta dall’enormità della sua offerta, ma siccome lo amo la mia prima risposta è stata di farlo ragionare su un passo serio e irreversibile. Ma Erwin aveva deciso, il mio futuro è il nostro, mi ha detto».

Il trapianto è andato a buon fine, oggi Tina ha 78 anni e vede il futuro con fatalismo: «So che la mia avventura medica è lontana dall’essere conclusa: dopo un trapianto sembra sempre che ci sia davanti un altro esame, un altro appuntamento con il dottore o un’altra biopsia. Ma sono ancora qui, siamo entrambi ancora qui, più vicini di quanto abbiamo mai immaginato, e questa è una ragione per festeggiare. Dopo così tanti anni di paura e malattia, mi sto godendo la pura gioia di essere viva».