Music Biz
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27 Febbraio 2019
Grazie al brano “Soldi”, Mahmood ha vinto la 69esima edizione del Festival di Sanremo e ha raggiunto il successo ma, nonostante questo, vuole rimanere quello che è: un ragazzo di 26 anni nato nella periferia sud di Milano da madre sarda e padre egiziano, un padre che l’ha abbandonato quando era piccolo.
“Le mie canzoni, come me, sono tante cose – ha spiegato il cantante in un’intervista per Il Mattino, per poi parlare del suo album – il titolo e la copertina di Gioventù bruciata sono un omaggio a James Dean, senza voler definire la mia o altre come generazioni bruciate, anche se spesso lambiamo la fiamma, volenti o nolenti”.
Sanremo ha cambiato la vita al giovane cantante che, però, ci tiene a sottolineare il fatto che per arrivare dov’è ha lottato molto: “Ho voluto il successo, l’ho inseguito, ho scritto canzoni per Mengoni, Elodie, Bravi – ha raccontato – ho faticato, ho sofferto, ho sperato, mi sono sentito deluso e solo, ma mai avrei creduto che una canzone sola mi potesse cambiare la vita”.
Infine, Mahmood ha parlato del suo rapporto con i soldi, emblema del suo brano sanremese, dimostrando ancora una volta di essere un ragazzo con i piedi per terra, consapevole che la fama e il denaro potrebbero anche non durare: “Senza i soldi per pagare gli studi di pianoforte forse non sarei qui – ha concluso – ma non è detto che con i soldi che sto guadagnando le cose andranno meglio”.