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Achille Lauro dopo il Concertone: "Qualche anno fa montavo il palco”

Achille Lauro dopo il Concertone: "Qualche anno fa montavo il palco”

03 Maggio 2019

Ha fatto ballare tutta Piazza San Giovanni sulle note dei suoi pezzi, è stato definito il più punk degli ultimi tempi e si veste da vera rockstar, anche perché la moda è una sua grande passione.

La sua esibizione in occasione del Concertone del Primo Maggio è stata una conferma del successo che lo ha travolto. In tantissimi si sono scatenati sulle note dei suoi pezzi: “Rolls Royce”, “C’est la vie” e nuovi brani dell’ultimo album "1969"

Ma Achille Lauro non dimentica le sue origini e resta con i piedi per terra.

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Un anno e mezzo fa dentro un van nasceva il nostro nuovo Rock N Roll Punk. Dal primo giorno abbiamo sognato di rimanere per sempre, di lasciare qualcosa di incontrollabile, di riempire gli stadi. Chi conosce la mia storia capirà dove sto andando. Sono nato, sono morto, sto rinascendo ogni giorno in qualcosa di diverso. Sono la solitudine, l'eleganza, Sono la moda, sono quello che l'ha creata con due stracci. Sono nato dal nulla, tornato nel paradiso. La mia anima è il deserto. Popstar, rockstar, punkrocker, scrittore bohémien, figlio di Dio, figlio di ma', sono un ragazzo normale, un pessimo esempio e la più grande storia mai raccontata prima. Mentre mi toglievo la vita mi ripetevo “Questa sarà una storia a lieto fine” E così fu.

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Il cantante, emozionato e quasi incredulo, ha rivelato: “Quindici anni fa il palco del concerto del 1 maggio lo montavo e ora sono qui per cantare!“.

La sua storia è un esempio per tanti giovani ed un vero e proprio monito a credere nei propri sogni.

(Credits photo: Facebook/AchilleL)

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