Music Biz

Il trapper Traffik è in carcere per aggressione e i genitori vogliono che ci resti

Niente domiciliari per il trapper di Roma accusato di aggressione e rapina ai danni di un gruppo di fan.

Il trapper Traffik è in carcere per aggressione e i genitori vogliono che ci resti

Credits: Instagram/traffikpostaggio_

24 Luglio 2019

Finito in carcere, insieme all'amico e collega Gallagher, e condannato a 2 anni e mezzo con l'accusa di aggressione e rapina ai danni di un gruppo di fan, il trapper romano Traffik aveva ottenuto gli arresti domiciliari. Ma i genitori non lo vogliono a casa. Qualche giorno fa, Traffik e Gallagher (entrambi cresciuti nella Roma bene, quella dei Parioli) avevano picchiato e derubato alcuni fan che si erano avvicinati per un autografo presso la Stazione Termini. Non è la prima volta che i due sono protagonisti di atti del genere: sono molto violenti. Ed è per questo motivo, che i genitori di Gianmarco Fagà (nome di battesimo di Traffik) preferiscono lasciarlo in carcere

Il padre del trapper ha addirittura inviato una lettera al giudice per essere certo che il figlio resti in prigione. Dopo anni passati in questo modo, è esasperato. Forse il carcere è l'unica soluzione per farlo calmare un po'. Non solo nei fatti, ma anche le canzoni di Traffik sono un continuo rimando a droga, aggressioni, soldi, armi. 

Gallagher dal canto suo, invece, è stato condannato a 2 anni e 3 mesi ed è già uscito di prigione con la revoca dei domiciliari e solo l'obbligo di firma. Di fatto è in libertà e potrà continuare a fare musica.

Interviste

Radio 105 sempre con te!

Disponibile su