Music Biz
Credits photo: Instagram/marcocartaoff
20 Novembre 2019
Solo poche settimane fa, lo scorso 31 ottobre, una sentenza di assoluzione acclarava l'innocenza di Marco Carta dall'accusa di furto. Ieri, 19 novembre, il giudice Stefano Caramellino ha finalmente reso note le motivazioni della sentenza.
Il fatto era avvenuto lo scorso 31 maggio. Il cantante sardo era stato fermato con l'amica Fabiana Muscas all'uscita della Rinascente di Milano con l'accusa di furto di sei magliette, per un valore complessivo di 1.200 euro, effettivamente ritrovate insieme ad un cacciavite nella borsa della donna.
Marco Carta, che si è sempre dichiarato innocente, aveva chiesto (e ottenuto) di essere giudicato con rito abbreviato condizionato all'acquisizione agli atti delle immagini delle telecamere. Proprio quelle immagini sono state fondamentali per assolvere il cantante e oggi, la pubblicazione delle motivazioni della sentenza, spiegano meglio perché Carta non può essere accusato di furto.
Nella sentenza si legge infatti che la prova di furto è da ritenersi “insufficiente e contraddittoria”, mentre “l’ipotesi ricostruttiva alternativa” presentata dalla difesa (ovvero dagli avvocati Giordano e Annetta) è invece "confortata da elementi di conferma".
“Il movente dichiarato da Fabiana Muscas, consistente nel volere fare un regalo di compleanno a sorpresa a Marco Carta, corrisponde a una eventualità non certo remota né congetturale, bensì oggettivamente riscontrata nel caso concreto, poiché coerente con l’effettiva data di compleanno di Marco Carta, dieci giorni prima del fatto”.
(Credits photo: Instagram/marcocartaoff)