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Scrivere una bestemmia in un "post" può costare oltre 300 euro, è questo l'ammontare massimo della sanzione prevista dall'articolo 724 del Codice Penale, sebbene la fattispecie sia stata derubricata a illecito amministrativo.
I social non sono una zona franca d'illegalità: sul web si devono rispettare le medesime norme giuridiche in vigore, come si dice, nella vita reale. Ne deriva dunque che nonostante la blasfemia non sia più reato penale, bestemmiare in un post online può costare caro, 309 euro per la precisione, questa è la pena pecuniaria sancita dal nostro Diritto.
La legge 704 del Codice Penale prevede infatti che "chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità [o i Simboli o le Persone venerati nella religione dello Stato], è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da cinquantuno euro a trecentonove euro. La stessa sanzione si applica a chi compie qualsiasi pubblica manifestazione oltraggiosa verso i defunti".
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