Serata thriller, quest'ultima
del festival di Sanremo sessantunesima edizione. Perché in giornata si diffonde
la notizia che il più votato da casa è Roberto Vecchioni. E l'indiscrezione
agita il placido (oddio, ieri sera dietro le quinte c'è stata un'accesa
discussione tra Robbie Williams e ohibò- Gianni Morandi) tran tran
canzonettistico.
Ad agitare ancor di più la platea è il balletto d'apertura di
Daniel Ezralow, che si conclude con i ballerini a gattonare tra il pubblico.
L'avreste mai detto? È l'omaggio del Festival ai fasti del Club 54, celebre
club newyorkese degli anni Settanta. Omaggio invece alla premiata ditta
Belen&Eli da parte di Luca e Paolo, che duettano in onore delle due protagoniste del Festival
sulle note di "Grazie perché". E siccome non c'è rosa senza spine,
all'argentina viene rimproverato l'impresentabile fidanzato. E all'italiana la
sua incapacità a presentare (e ballare, il twist della prima serata è rimasto
ben impresso nella memoria collettiva).
La serata inizia. Fremiti? Ma sì: Belen canta accompagnata dal padre (niente paura, è un musicista di professione). E
Davide Van de Sfroos finalmente si sbarazza del suo cappottino da frontaliere e
si mostra a braccia nude. Nulla a paragone dell'emozione provata dai capelli
della Tatangelo: basta pettinatura a istrice o parruccona rococò. Si torna
all'umano, ed era ora, con morbide onde naturali. Naturalmente, dopo la
terrificante rivelazione della prima serata, le orecchie aliene di Anna sono
ben camuffate dalla capigliatura fluente. A proposito di alieni, torna in scena
il vincitore di sanremo Giovani, Raphael Gualazzi. Alieno quanto a talento e originalità rispetto alla
media dei concorrenti di Sanremo Giovani (un nome su tutti: Amadè). E alieno in
quanto pare proprio che non riesca a orientarsi nel backstage del pur piccolo
teatro Ariston, e si smarrisca di continuo...