Speciale Bastille

La rivoluzione dei Bastille. Esplosi Oltremanica nel 2012 sotto l’egida del colosso Virgin/EMI e grazie a una tripletta di singoli – “Overjoyed”, “Bad Blood” e “Flaws” - che hanno letteralmente stregato l’esigente audience britannica, l’eclettico Dan Smith e i suoi compagni d’avventura, vale a dire il batterista Chris Wood, il bassista Will Farquarson e il tastierista Kyle Simmons, hanno invaso lo Stivale sulle note di una delle hit più forti di questa stagione musicale, Pompeii, un vistoso successo radiofonico quanto di vendita negli “store digitali” della rete. Quel brano ha confermato le abilità compositiva ed espressiva del giovane Smith, un giovanotto inglese cresciuto a pane, musica (Simon & Garfunkel, Beach Boys, Fugees..) e cinema horror, con un debole per il nostro Dario Argento, e – tornando alle canzoni – con un talento incredibile nel raccontare storie e nel “disegnare”, con le note e con la voce, melodie eteree sostenute da complesse architetture armoniche. Questo è “indie”, l’indie rock della miglior tradizione del Regno Unito. Quello che piace al pubblico mainstream come ai nostalgici dei primi Coldplay. E che Dan e i suoi Bastille hanno finalmente raccolto in un album di inediti, peraltro già best seller, battezzato Bad Blood e uscito a metà marzo. Il futuro? Tanta musica dal vivo, anche nel Bel Paese, dicono i più informati. Ma prima, bontà loro, un’esibizione esclusiva a 105 Night Express in diretta con Fabiola e Dario Spada. Prestissimo, su Radio 105.