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Credits photo: Twitter/@AuschwitzMuseum
02 Dicembre 2019
"Inquietante e irrispettoso", così il Memoriale ha definito in un post condiviso sui propri account la vendita di decorazioni natalizie a tema Auschwitz (oltre che di altri oggetti, come apribottiglie e tappetini per il mouse con lo stesso tema) chiedendo ad Amazon l'immediata rimozione degli articoli dei fornitori.
Selling "Christmas ornaments" with images of Auschwitz does not seem appropriate. Auschwitz on a bottle opener is rather disturbing and disrespectful. We ask @amazon to remove the items of those suppliers. https://t.co/0uG2JG558e pic.twitter.com/ucZoTWPk1W
— Auschwitz Memorial (@AuschwitzMuseum) 1 dicembre 2019
La segnalazione ha sollevato numerose proteste che hanno indotto Amazon a mobilitarsi in fretta, tanto che dopo poco tempo gli articoli non risultavano più disponibili. Un portavoce del colosso Americano ha fatto sapere che tutti fornitori devono rispettare la policy e le linee guida della piattaforma, che vieta la vendita di prodotti collegati a tragedie, facendo eccezione per libri e video.
An @amazon spokeswoman said in a statement that the products had been removed and that “all sellers must follow our selling guidelines and those who do not will be subject to action, including potential removal of their account.” https://t.co/QhBbK3yz0o
— Auschwitz Memorial (@AuschwitzMuseum) 2 dicembre 2019
Purtroppo, però, con il provvedimento di Amazon la questione non si è risolta, dal momento che gli stessi "ornamenti", come segnala ancora il Memoriale, risultano in vendita anche su altre piattaforme, come Wish.
"Christmas ornaments" with images from Auschwitz are also available on @WishShopping. We hope that their reaction will be similar to #Amazon and such project will be quickly removed too. https://t.co/a8dynuU6ji pic.twitter.com/mcWCbA5B4g
— Auschwitz Memorial (@AuschwitzMuseum) 2 dicembre 2019
Non resta che sperare che, anche in questo caso, la ragione abbia la meglio e che gli oggetti vengano immediatamente rimossi anche da questi siti, seguendo l'esempio di Amazon.
(Credits photo: Twitter/@AuschwitzMuseum)