Tutto News

Ecco perché Samantha Cristoforetti ha detto addio alle Forze Armate

L’astronauta spiega sui social i motivi del suo addio all’Aviazione.

Ecco perché Samantha Cristoforetti ha detto addio alle Forze Armate

Credits: Facebook

03 Gennaio 2020

Orgoglio italiano e grande esempio per tutte le donne e non solo, l’astronauta Samantha Cristoforetti ha deciso di lasciare l’Aviazione. Astrosamantha ha spiegato sui social i motivi del suo addio che, comunque, non comporterà la fine delle sue missioni nello spazio, quelle con le quali ha affascinato tutti. 

La notizia, in realtà, era già trapelata nei giorni scorsi, ecco perché Samantha ha deciso di chiarire la situazione con un lungo post su Twitter: “Tornata da una breve vacanza con la famiglia vorrei fare alcune brevi precisazioni che mi riguardano riportate nei giorni scorsi dalla stampa – ha scritto - è vero che mi sono congedata dall'Aeronautica militare il 31.12.2019. Era mia facoltà chiedere la cessazione del servizio da quando, nel settembre 2019, ho concluso i miei obblighi di ferma. E in previsione di questa 'scadenza' avevo informato i vertici dell'Aeronautica militare già all'inizio del 2019 sul fatto che avrei riflettuto, nel corso dell'anno, sull'opportunità o meno di continuare la doppia dipendenza da ESA e dalla Forza Armata, resa possibile dalla Legge 1114/62".

Dal 2009 – prosegue il messaggio – sono infatti impiegata in ESA in qualità di astronauta. Da ESA dipendo per l’impiego quotidiano e da ESA percepisco lo stipendio. L’appartenenza alla Forza Armata ha avuto negli ultimi 10 anni un valore simbolico e affettivo – ha sottolineato - Le Superiori Autorità hanno inoltre sempre saputo, perché l'ho sempre detto chiaramente, che non avevo anche per il futuro intenzione di lasciare il mio incarico in ESA”.

In seguito, l’astronauta ha spiegato le ragioni della sua decisione, smentendo alcune notizie false circolate a tal proposito: “Riguardo i motivi per i quali mi sono congedata e alle varie ipotesi che ho letto: 1) non sto cambiando mestiere o assumendo un nuovo incarico: continuo a essere un'astronauta dell'Agenzia spaziale europea e conto di tornare presto nello spazio; 2) non mi sento oggetto di discriminazione di genere; non posso entrare nella testa delle persone, ed è vero che siamo tutti, ma proprio tutti, pieni di bias di ogni tipo, ma io non ho motivo concreto di lamentare alcuna discriminazione di questo tipo; 3) ho avuto il massimo supporto da parte della delegazione italiana alla ministeriale ESA dello scorso novembre, tanto che l'Italia ha ottenuto l'impegno per un secondo volo per me entro qualche anno. Ho già allora manifestato pubblicamente la mia gratitudine al capo delegazione, sottosegretario Fraccaro, e a tutto il team della presidenza del consiglio e di Asi, quest'ultimo guidato dal presidente Saccoccia”.

Semplicemente – ha spiegato ancora - ho avuto occasione di esprimere alla Forza armata, nelle sedi appropriate, il mio disaccordo riguardo ad alcune situazioni e, contestualmente, ho ritenuto per coerenza e per mia serenità di congedarmi. In schiettezza e reciproca cordialità, senza alcuna polemica. Speravo anche con discrezione, ma su questo nulla ho potuto”. Samantha, dunque, non intende sollevare alcuna polemica, la sua è stata solo una scelta professionale: “La formazione di pilota militare è un'ottima strada, seppur certamente non l'unica, per prepararsi a fare l'astronauta – ha sottolineato -  e in vista di una nuova selezione astronauti prevista entro un paio di anni, mi auguro che tanti e tante giovani ufficiali vogliano partecipare e a loro va il mio in bocca al lupo”. Non poteva mancare, infine, un saluto agli ormai ex colleghi: “Alle tante amiche e ai tanti amici che vestono l'uniforme azzurra, il mio affetto. A tutte le donne e a tutti gli uomini dell'Aeronautica militare e di tutte le Forze armate il mio grazie, da cittadina italiana, per il servizio che prestano al Paese. Sono stata orgogliosa – ha concluso - di essere una vostra collega”.

Interviste

Radio 105 sempre con te!

Disponibile su