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Svelato il mistero del cervello fossile conservato per 2.600 anni

Risolto il mistero del cranio di un nostro antenato e la perfetta conservazione del suo cervello: ecco come ha fatto ad arrivare fino ai giorni nostri.

Svelato il mistero del cervello fossile conservato per 2.600 anni

Credits: University of York

10 Gennaio 2020

Nel 2008 sono stati effettuati degli scavi a York, in Gran Bretagna, e i ricercatori hanno rinvenuto un cranio perfettamente conservato di un nostro antenato vissuto almeno 2.600 anni fa. Quello che ha più sorpreso gli studiosi è però che un frammento del cervello, trovato all’interno del cranio, era stato conservato intatto per così tanti anni. Finalmente grazie al lavoro dell’esperto Axel Petzold dell’University College di Londra e del suo team internazionale, abbiamo capito come è potuto accadere un fenomeno del genere. La rivista specializzata Journal of the Royal Science Interface ha infatti pubblicato un interessante articolo in cui si spiega che probabilmente il cervello è ancora in stato di conservazione per una serie di preparazioni che sono state fatte al corpo prima della sepoltura

Dopo un lungo studio, i ricercatori hanno scoperto che il frammento di cervello ha mantenuto inalterata la sua struttura grazie ad alcuni aggregati di proteine, simili a quelli che si trovano nei malati di Alzheimer. Gli studiosi hanno così potuto dimostrare che la conservazione è durata così a lungo grazie ad “alcune proteine cerebrali, più stabili di quelle del nostro cervello, che agiscono come una sorta di scheletro dei neuroni formando un'intricata rete di protezione delle cellule”. Alcuni prodotti applicati sul corpo hanno poi evitato che gli enzimi andassero a degradare le strutture cerebrali, aiutando i tessuti a resistere nei secoli.

Altri test svolti in laboratorio ci dicono anche che il cranio sembra essere appartenuto a un nostro antenato decapitato. Le condizioni particolari di questo fossile restano ancora oggetto di studio, per scoprire quanto più possibile sulla storia di quest’essere umano vissuto più di duemila anni fa e comprendere a pieno cosa abbia determinato la formazione di questi speciali aggregati di proteine.

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