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Il coronavirus resta sulle superfici (come plastica e vetro) per 9 giorni

Uno studio tedesco rivela la possibilità di infettarsi attraverso il contatto con alcune superfici.

Il coronavirus resta sulle superfici (come plastica e vetro) per 9 giorni

Credits: Instagram

10 Febbraio 2020

Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Hospital Infection, il coronavirus sarebbe in grado di resistere su materiali come metallo, vetro e plastica fino a 9 giorni. La buona notizia è che detergenti a base di candeggina o disinfettanti a base di alcol o acqua ossigenata sarebbero sufficienti per annientarne la pericolosità.

I ricercatori della University Medicine Greifswald, in Germania, guidati da Günter Kampf, hanno effettuato un’analisi di 22 studi che rivela come i coronavirus umani - quello della sindrome respiratoria acuta grave (Sars), della sindrome respiratoria del Medio Oriente (Mers) o i coronavirus umani endemici (HCoV) - possono persistere su superfici inanimate, così come possono essere inattivati in modo efficiente attraverso l’uso di alcol etilico, acqua ossigenata o candeggina. E dal momento che non sono ancora disponibili terapie specifiche per 2019-nCoV la prevenzione si rivela fondamentale per cercare di diminuire i contagi.

Si tratta però di uno studio condotto su altri coronavirus, non su quello emerso in Cina - sostiene Giovanni Rezza, direttore del reparto Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità - che aggiunge: “Non vi è alcun motivo di allarme. Bisogna prestare attenzione solo alle normali norme igieniche. Il nuovo coronavirus cinese corre di più, e la via trasmissione da temere non è quella attraverso le superfici contaminate”.

Un altro studio, pubblicato sulla rivista JAMA, tuttavia, ha focalizzato l’attenzione sul contagio in ospedale: i ricercatori hanno rilevato che il 41% dei primi 138 pazienti diagnosticati in un ospedale di Wuhan, in Cina, si è infettato proprio all’interno della struttura sanitaria.

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