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È morto Ibrahim, il 18enne scappato dal Gambia che sognava di fare il calciatore

Il giovane era malato di leucemia e per raggiungere l’Italia ha vissuto un inferno.

È morto Ibrahim, il 18enne scappato dal Gambia che sognava di fare il calciatore

28 Febbraio 2020

Si chiamava Ibrahim Gaye, aveva 18 anni e veniva dal Gambia: era arrivato in Italia per trovare la libertà e per inseguire il suo più grande sogno, ovvero quello di fare il calciatore. Purtroppo, però, Ibrahim era malato di leucemia e non ce l’ha fatta: è morto presso l’Ospedale di Palermo. Nella città siciliana era arrivato nel 2016 dopo aver vissuto un vero e proprio inferno. 

Ibrahim è scappato dal suo paese da piccolo, poi è stato catturato e tenuto in una prigione libica dalla quale è fuggito per poi affrontare il Mediterraneo e approdare alla fine a Lampedusa. Dopo aver raggiunto la sua terra promessa, però, il ragazzo è stato stroncato dalla malattia che non gli ha lasciato scampo.

La storia del giovane aspirante calciatore del Gambia è stata raccontata tempo fa da La Repubblica e aveva commosso molte persone che gli hanno manifestato la loro vicinanza e il loro affetto. Tra queste persone c’è anche Laura Pausini: Ibrahim era un suo fan e aveva persino un suo poster appeso nella sua camera d’ospedale. La cantante gli aveva telefonato, promettendogli che un giorno avrebbero cantato insieme. 

Su Instagram Laura ha voluto ricordarlo con queste parole: «Abbiamo scherzato al telefono e ci siamo promessi di cantare presto insieme – si legge nel post – Ibra è volato in cielo ma non ci sono dubbi che penserò a lui nel mio prossimo concerto».

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