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Credits: Daily Mail
11 Marzo 2020
In Kenya una giraffa bianca, specie già molto rara, è stata massacrata insieme ai suoi cuccioli da bracconieri crudeli e senza scrupoli. Dopo quanto accaduto, adesso resta un solo esemplare maschio di questo animale, è l’unico nel paese africano e probabilmente in tutto il mondo.
Quanto accaduto è stato denunciato dall’Ishaqbini Hirola Community con un comunicato stampa, nel quale si spiega che martedì scorso sono state ritrovate le carcasse delle giraffe uccise a Garissa, nell’est del Kenya. “Questo è un giorno davvero triste per la nostra comunità e per tutto il nostro Paese – ha detto un portavoce, Mohammed Ahmednoor, come riporta il Daily Mail – siamo l’unica comunità al mondo a custodire degli esemplari di giraffa bianca. La loro uccisione è un vero affronto nei confronti del lavoro fatto dalla nostra comunità per preservare queste specie uniche e rare, ma deve essere anche un allarme affinché si continui a sostenere i nostri sforzi per la protezione di questi animali”.
Il massacro di queste giraffe ha assestato un duro colpo anche al turismo della zona e soprattutto alle attività di ricerca degli scienziati, per i cui studi su queste specie rare sono stati stanziati ingenti fondi negli ultimi anni. La giraffa bianca ha destato un grande interesse quando è stata avvistata per la prima volta nel 2017 e poi anche quando ha dato alla luce due cuccioli nell’agosto scorso. Il loro manto bianco non è causato dall’albinismo ma da un fenomeno chiamato leucismo.
E adesso questi meravigliosi animali rischiano di scomparire definitivamente dalla faccia della terra, considerando che in Kenya è rimasto un solo esemplare maschio (un altro cucciolo della giraffa uccisa) e che di un altro esemplare avvistato nel 2016 in Tanzania si sono perse le tracce, probabilmente è stato ucciso anche lui dai bracconieri. La Giraffe Conservation Foundation ha fatto sapere che il numero delle giraffe in Africa è drasticamente diminuito negli ultimi anni, si parla del 30% in meno rispetto agli anni ’80, percentuale che sale al 95% in alcune aree dell’Africa.