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Credits: Instagram
20 Marzo 2020
Il Coronavirus continua a fare vittime e ormai l’Italia ha superato la Cina per il numero dei morti. Nel tentativo di contenere la diffusione del virus, ormai da dieci giorni tutto il Paese è in quarantena: per cercare di risollevare il morale, per far sentire meno il peso della solitudine a chi vive da solo e per sentirsi tutti più vicini, da giorni ormai gli italiani alle 18 di ogni pomeriggio si danno appuntamento sui balconi per cantare insieme, dall’Inno nazionale fino alle canzoni più belle della storia della musica italiana.
Di fronte all’aumento delle vittime, però, c’è chi sostiene che forse bisognerebbe restare in silenzio per rispetto nei confronti di queste persone e delle loro famiglie. Stiamo parlando di Beppe Fiorello: l’attore è rimasto molto colpito dall’immagine dei mezzi militari che a Bergamo hanno dovuto portare le numerose bare in altri comuni in quanto nella città ormai non c’era più posto. È per questo motivo che ha chiesto a tutti di osservare qualche giorno di lutto nazionale.
“Camion militari per portare le bare dei morti e ancora si canta sui balconi – ha scritto Beppe su Twitter - si fanno battutone spiritose su questa tragedia epocale, si fanno Happening sui social, Dobbiamo fare tre giorni di lutto nazionale, rispetto per i morti e le loro famiglie, social si ma senza fare festa”. L’attore ha anche condiviso le foto dei mezzi militari in azione.
Camion militari per portare le bare dei morti e ancora si canta sui balconi, si fanno battutone spiritose su questa tragedia epocale, si fanno Happening sui social, Dobbiamo fare tre giorni di lutto nazionale, rispetto per i morti e le loro famiglie, social si ma senza fare festa pic.twitter.com/nlfFEDRdtf
— Giuseppe Fiorello (@BeppeFiorello) March 18, 2020
In seguito ha anche condiviso un video in cui ha rilanciato il suo appello rivolgendosi a tutto il pubblico, ma anche agli artisti e ai politici: “Chiudiamo tutto, facciamo un po' di silenzio e poi torniamo a fare quello che è giusto fare, stare insieme, stare vicini e intrattenerci”.