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14 Aprile 2020
Oggi, 14 aprile, l’Italia sta entrando in una fase intermedia verso la graduale ripresa delle attività che dovrebbe iniziare il 4 maggio, con la fase 2. Con un nuovo decreto, il Governo ha dato il via libera alla riapertura di alcuni esercizi commerciali, ma ci sono delle regole da rispettare.
A poter tirare di nuovo su la saracinesca saranno librerie, cartolibrerie e negozi di abbigliamento per bambini e neonati. Ripartiranno poi anche alcune attività produttive, ovvero: l’uso delle aree forestali e la silvicoltura; la fabbricazione dei computer; le attività di cura e manutenzione del paesaggio; le opere idrauliche e il commercio all’ingrosso di carta e cartone.
Per tutte le aziende che non possono ancora riaprire, è però consentita “la spedizione della merce in giacenza, l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione”.
Chi riaprirà la propria attività dovrà però rispettare alcune regole: deve garantire il distanziamento tra i clienti; deve pulire due volte al giorno e garantire l’areazione naturale e il ricambio d’aria; deve mettere a disposizione sistemi per la disinfezione delle mani accanto a tastiere, touch screen e sistemi di pagamento; deve osservare l’utilizzo della mascherine nei luoghi o negli ambienti chiusi o laddove non si possa garantire il distanziamento; l’utilizzo dei guanti monuso negli esercizi dove si possono acquistare alimenti e bevande.
In tutti i negozi gli ingressi dei clienti andranno poi sempre scaglionati seguendo alcune direttive: ad esempio, nei locali fino a 40 metri quadrati potrà accedere una sola persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori. Nei locali più grandi bisognerà differenziare i percorsi di entrata e di uscita e predisporre le informazioni per garantire il distanziamento dei clienti che attendono di poter accedere al negozio.
Restano in vigore tutte le altre disposizioni in merito all’igiene e alle regole da osservare in merito; ci sono poi alcune eccezioni regionali: ad esempio, in Lombardia e Piemonte non riapriranno librerie e cartolibrerie. In Lombardia è consentita solo la riapertura dei negozi di articoli per bambini e neonati. In Emilia Romagna, invece, nelle province di Piacenza e Rimini, restano sospese tutte le attività.