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Il Pentagono autorizza ufficialmente la pubblicazione di alcuni video sugli UFO

Il Dipartimento della Difesa ha già concesso la divulgazione di alcuni filmati.

Il Pentagono autorizza ufficialmente la pubblicazione di alcuni video sugli UFO

Credits: To The Stars Academy

28 Aprile 2020

Negli Stati Uniti il Pentagono ha ufficialmente autorizzato la pubblicazione di video riguardanti gli UFO. Nello specifico è stata concessa la divulgazione di tre filmati non secretati, uno dei quali registrato nel novembre del 2004, mentre gli altri due nel gennaio del 2015.

Il dipartimento ha stabilito che la divulgazione ufficiale di questi video non avrebbe rivelato nulla circa le indagini su questi oggetti; la decisione deriva dalla necessità di fugare i dubbi dell’opinione pubblica circa la veridicità dei filmati già in circolazione. Questi filmati riguardano dei fenomeni aerei che ancora non sono stati spiegati.

I video erano già stati diffusi tra il dicembre del 2017 e il marzo del 2018 dall’associazione To The Stars Academy of Arts&Sciences: in queste immagini si vedono alcuni oggetti oblunghi spostarsi molto velocemente e in modo irregolare. Come ha raccontato tre anni fa il pilota in pensione della Marina USA, David Fravor, questi oggetti non avevano ali ma non erano neanche degli elicotteri: “Conosco bene la differenza tra un elicottero e quello che ho visto. Il tipo di movimento era completamente diverso. Quello che avevo davanti si spostava in modo estremamente brusco, come una pallina da ping pong che rimbalzava contro un muro – ha spiegato – quell’oggetto aveva la capacità di  librarsi sull'acqua e quindi iniziare una salita verticale, da praticamente zero fino a circa 12 mila piedi, per poi accelerare in meno di due secondi, e scomparire”.

La diffusione di questi video rappresenta un grande passo avanti nonché un segnale d’apertura dopo alcune recenti proteste: nel 2017 Luis Elizondo, ex funzionario del Pentagono alla guida di un programma del Governo dedicato alla ricerca degli UFO, si è infatti dimesso per protestare proprio contro l’eccessiva segretezza intorno al lavoro svolto dal Dipartimento di Difesa.

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