Tutto News
Credits photo: mirror.co.uk
29 Aprile 2020
La tragedia è avvenuta lo scorso 23 aprile a Dudinka, una cittadina russa nella regione di Krasnoyarsk Krai. Il tredicenne russo Alexander ha confessato alla polizia di essere stato colto da un impeto di rabbia per aver perso ad un videogioco, così ha prima distrutto casa e poi ha accoltellato a morte il suo fratellino minore di 7 anni.
Secondo le ricostruzioni della polizia, Olga, la madre 32enne dei due ragazzi, li aveva lasciati soli a casa per accompagnare la figlia di 6 mesi a casa dei nonni. Quando il 13enne si è svegliato, ha iniziato a giocare ad un videogame sul cellulare, ma si sarebbe fatto prendere dalla rabbia per aver perso la partita, così ha rotto il telefono e ha cominciato a distruggere casa.
Il fratellino di 7 anni, svegliato dal trambusto, è andato in cucina. A quel punto Alexander, preoccupato che potesse raccontare tutto alla madre, ha afferrato un coltello e lo ha colpito a morte per almeno 15 volte.
Il crimine ha sconvolto la comunità: il ragazzino era stato descritto come un bravo studente.
(Credits photo: mirror.co.uk)