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Sindaco-ristoratore vuole ridare i 600€ a Conte e si fa da Novara a Roma a piedi

Ha con sé anche l'autocertificazione.

Sindaco-ristoratore vuole ridare i 600€ a Conte e si fa da Novara a Roma a piedi

Credits: Facebook/Sindaco Gilu Bacchetta verso Roma

06 Maggio 2020

Gianluca Bacchetta è il sindaco di Divignano, in provincia di Novara (Piemonte), e ha deciso di partire dalla sua cittadina per arrivare a Roma e consegnare personalmente al premier Giuseppe Conte i 600 euro di Bonus, previsti per gli autonomi e le partite IVA, fortemente colpiti dall'emergenza sanitaria. Tutto questo a piedi. 645 chilometri per giungere a destinazione.  

"Voglio portare la voce dei piccoli comuni e la disperazione dei piccoli imprenditori", è questo l'intento del sindaco, che è anche titolare di un ristorante. Un gesto di protesta il suo, per far capire come il Bonus previsto dal Governo sia insufficiente, e non può essere una tantum. Gianluca, che in paese è conosciuto da tutti come Gilu, ha portato con sé anche l'autocertificazione. Grazie alla sua attività di ristorazione, infatti, ha scritto che deve andare a Roma per comprovate necessità lavorative. 

Il suo non è un cammino politico, il suo interesse è dare voce a chi voce non ce l'ha. Dopo l'ennesima notte passata in bianco, giovedì scorso, il sindaco ha deciso di partire. Non riusciva a pensare ad altro che alla sua attività chiusa dall'8 marzo, dopo una vita intera di sacrifici. E così ha fatto lo zaino, con pochissime cose dentro, ed è partito.

"Ho pensato: devo fare qualcosa, devo darmi da fare. E questa notte ho dormito per la prima volta dopo 55 giorni. Sulla mia strada ho incontrato tanta solidarietà e tante persone, ho toccato con mano il malcontento degli italiani nei confronti del governo, ascoltato le difficoltà di sindaci che mi hanno accolto aprendomi le porte dei municipi e di chi mi sta ospitando". In media, il sindaco percorre 40 km al giorno e ha portato con sé decine di piccole bottiglie di Jägermeister, per ringraziare chi gli dia un posto dove dormire la notte. 

Il suo tragitto prevede alcune fermate per parlare con i sindaci degli altri comuni e raccogliere tutte le richieste da portare a Conte. "Oggi il titolare di un negozio di bici me ne ha offerta in regalo una e credo accetterò, era scortese dire di no così il mio viaggio continuerà su due ruote, rispettando le tappe proposte per trascorrere più tempo con i sindaci". 

Bacchetta rassicura tutti che sta rispettando le misure di sicurezza e la distanza sociale. "Ogni azione è fatta nel rispetto delle norme anti-contagio, manteniamo le distanze e indosso la mascherina. Questa mia scelta non è per trasgredire le regole o invitare a farlo, in tanti si sono offerti di partire con me e in pochi giorni avrei radunato centinaia di persone ma non voglio che sia una marcia su Roma, voglio solo che finalmente qualcuno ci ascolti. E io, anche in modo provocatorio, potendo effettuare consegne a domicilio, con il mio lavoro posso farlo, ho un motivo valido".

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