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Lady Diana: "Se avesse messo la cintura di sicurezza si sarebbe salvata"

Le ultime rivelazioni su Lady D e sull'incidente che l'ha portata via per sempre.

Lady Diana: "Se avesse messo la cintura di sicurezza si sarebbe salvata"

28 Maggio 2020

Se Lady Diana avesse avuto la cintura di sicurezza, si sarebbe salvata. Queste sono le ultime rivelazioni shock su uno degli incidenti mortali più terribili di sempre, quello che ha spento il sorriso a Diana Spencer. Il patologo Richard Shepherd ha rivelato dettagli inquietanti di quel maledetto 31 agosto del 1997. Sarebbe potuto andare diversamente sotto il tunnel dell'Alma.

Ecco cosa ha detto il professore: "Bisogna fare delle nuove ricerche, chiedere delle informazioni più approfondite. In questo caso, ho trovato delle foto scattate durante l’autopsia di Henri Paul, l’autista della Mercedes S280 nella quale Diana trovò la morte, che dimostrano come le provette del sangue furono estratte in un luogo diverso da quello citato nell’autopsia. Inoltre, nel sangue dell’autista c’era un’incredibile quantità di monossido di carbonio. E questo ha creato nuovi misteri".

Ha poi continuato: "Il monossido di carbonio nel sangue di Henri Paul rimane un mistero. Ci sono tante possibilità. In realtà, il sangue non fu depositato correttamente, quindi non possiamo né escludere né confermare nulla. Fatto sta che l’autista con tutto quel monossido di carbonio era come annebbiato, fuori combattimento. Il monossido di carbonio blocca la circolazione di ossigeno nel sangue; di conseguenza, il cervello e altri organi ne soffrono. Questo porta a mal di testa, confusione, incapacità di pensare e un pessimo senso di orientamento". 

Per tutti questi anni, in molti hanno cercato di riprodurre la dinamica dell'incidente. "Abbiamo controllato tutte le prove, i fatti accaduti subito dopo l’incidente, quelli da noi trovati nel 2004 e li abbiamo confrontati con le testimonianze delle persone e le teorie della stampa. Senza alcun dubbio è stato confermato che la macchina andava a una velocità di 100 km/h e si è scontrata con il pilastro numero 13 del tunnel dell’Alma. Diana e il suo compagno erano seduti dietro e non avevano allacciato la cintura di sicurezza. Al momento dell’urto, Dodi si è “scontrato” con l’autista e sia lui che Dodi sono morti sul colpo. Sul sedile accanto all’autista c’era la guardia del corpo degli Al-Fayed. Di norma i bodyguard non allacciano la cintura di sicurezza in modo da poter saltare fuori dalla macchina qualora fosse necessario. Ma la corsa sulle strade di Parigi, seguiti dai paparazzi, deve essere sembrata troppo pericolosa, così lui ha preferito allacciarsi la cintura di sicurezza. In questo modo, durante lo schianto contro il pilastro di cemento, si è aperto l’airbag che ha frenato anche un po’ l’impatto della principessa Diana. Di conseguenza lei ha avuto soltanto qualche frattura ossea oltre a una costola rotta e per 45 minuti è rimasta cosciente, ha anche parlato ai soccorritori".

E qui arriviamo alla domanda più importante: se avesse allacciato la cintura, Lady D oggi sarebbe ancora viva? "Sì, non ho alcun dubbio - ha risposto il patologo - se la sarebbe cavata con qualche livido e qualche costola rotta e avrebbe lasciato l’ospedale dopo pochi giorni. Lady Diana potrebbe essere ancora in vita anche se, invece del bodyguard, i soccorritori avessero portato lei per prima in ospedale. È stata vittima di una catena di avvenimenti sfortunati".

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