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Il discorso di Conte per la fase 3: ecco cosa ha detto

Il Premier ha tenuto una conferenza stampa per fare il punto della situazione.

04 Giugno 2020

Ieri il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo Chigi per fare il punto sull’emergenza sanitaria dopo la riapertura. Il Premier ha confermato che la situazione è in netto miglioramento ma che bisogna ancora prestare la massima attenzione per evitare nuovi focolai del Coronavirus.

A distanza da circa un mese dal 4 maggio i numeri, possiamo dirlo con relativa prudenza ma con chiarezza, sono incoraggianti – ha detto - Colgo un rinnovato entusiasmo, c'è grande attenzione per questa socialità ritrovata: giustissimo, ci meritiamo il sorriso e l'allegria dopo settimane di sacrifici ma è bene ricordare sempre che se siamo tra i primi Paesi Ue che può permettersi di riavviare le attività è perché abbiamo accettato tutti insieme di compiere dei sacrifici. Dico solo, facciamo attenzione: le uniche misure efficaci contro il virus sono distanziamento fisico e uso, ove necessario delle mascherine. Abbandonare queste precauzioni è una grave leggerezza”.

Il Premier pensa anche al futuro e al piano di rilancio, che intende elaborare insieme a tutte le parti politiche, comprese le opposizioni: “Non intendo queste somme per l'Italia dalla Ue un tesoretto di cui deve disporre il Governo, quindi ovviamente ci sarà confronto con le opposizioni – ha detto – è un piano di lungo periodo è giusto che si faccia con le opposizioni. Occorre una seria riforma fiscale. Il nostro fisco è iniquo e inefficiente e su questo stiamo lavorando. Chiedo – ha detto ancora - a tutte le forze politiche di collaborare sulle riforme già in cantiere in Parlamento. Convocherò a Palazzo Chigi tutti gli attori, le parti sociali, dobbiamo fare presto”.

In quanto agli aiuti in arrivo dall’Unione Europea, Conte ha spiegato: “Chiederemo di partecipare sicuramente al progetto Sure e parteciperemo al progetto Bei. Per quanto riguarda il Mes quando avremo tutti i regolamenti lì porterò in Parlamento e con il Parlamento decideremo”. Il Premier si è poi di nuovo scusato per i ritardi nei pagamenti: “Dobbiamo fare i conti con l'emergenza economica e sociale. Ci rendiamo conto dei ritardi, ci rendiamo conto che ci stiamo confrontando con una legislazione che non era affatto pronta a erogazioni così generalizzate. Di questi ritardi ho chiesto già scusa e stiamo intervenendo per pagare più velocemente bonus e ammortizzatori sociali”.

Conte ha spiegato che il piano di rilancio prevede “un’attenzione privilegiata” nei confronti del Sud e il primo pensiero sarà quello di potenziare le infrastrutture, ad esempio lavorando sull’alta velocità della rete ferroviaria e valutando l’eventualità del Ponte sullo Stretto di Messina. Infine, il Premier ha assicurato che a settembre le scuole riapriranno e ha parlato anche del rilancio del turismo: “Da oggi anche i turisti europei possono visitare l`Italia – ha detto - Adesso più che mai dobbiamo concentrarci sul brand Italia nel mondo, per promuovere il patrimonio artistico che possediamo. I ministri Franceschin, Di Maio e Amendola stanno facendo un lavoro straordinario. Diciamocelo chiaramente – ha concluso - in tutti questi mesi la bellezza dell`Italia non è mai andata in quarantena”.

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