105 FRIENDS
Tutto news
10 Giugno 2020
Sui pendii sopra Gais, in provincia di Bolzano, qualcuno ha barbaramente ucciso un’aquila reale mentre covava nel suo nido. La denuncia arriva dall’associazione sudtirolese noprofit Naturtreff Eisvogel che su Facebook ha raccontato il terribile episodio.
Il cacciatore ha sparato al volatile proprio mentre stava covando, non preoccupandosi che così i piccoli sarebbero morti di freddo o di fame. Adesso l’associazione chiede che il responsabile di questo ignobile gesto, definito “vigliacco”, venga punito in modo esemplare, considerando anche che questo rapace è una specie protetta: ecco perché ha offerto una ricompensa di 1000 euro a chiunque li aiuti a trovare il responsabile.
“L'aquila reale è un rapace davvero imponente, il re dei cieli, simbolo di libertà e per di piú il nostro animale araldico tirolese – si legge nel post dell’associazione - È un predatore straordinario e per questo, in tempi poveri quando gli umani dovevano ancora combattere per ogni risorsa, veniva perseguito da cacciatori e pastori, perché rappresentava una concorrenza per la selvaggina e il bestiame. Le sue popolazioni sono crollate, solo poche coppie nidificanti sono rimaste in valli inaccessibili. Solo dopo essere stata messa sotto protezione la popolazione ha iniziato a riprendersi. Sfortunatamente – continua il messaggio - in alcune menti arretrate, ancora oggi, dove nessuno deve più combattere con la natura per la nuda sopravvivenza, il concetto delle cosiddette ‘specie nocive’ è rimasto. Questo modo di pensare probabilmente ha portato all'atto assolutamente spregevole dell`uccisione di un'aquila reale sui pendii sopra Gais”.
“Questa azione deve essere condannata severamente e chiunque conosca l`identità del colpevole deve essere consapevole che, con il suo silenzio, è complice della distruzione di un patrimonio naturale che appartiene a tutti noi – ha sottolineato l’associazione - Se l'autore è un cacciatore, il suo comportamento ha screditato l'intera comunità di cacciatori. Coloro che coprono un simile atto non sono migliori di questo miserabile bracconiere! Noi della Naturtreff Eisvogel facciamo un appello alla coscienza di tutti al fine di scoprire il responsabile di questa azione. Fissiamo una ricompensa di 1.000 € per chiunque abbia informazioni sull'autore”. La speranza ora è che la verità venga a galla per rendere giustizia all’aquila uccisa e ai suoi piccoli.