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Credits photo: Facebook/alexzanardiofficial
22 Giugno 2020
Mentre Alex Zanardi lotta tra la vita e la morte al Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, il camionista racconta i primi minuti dopo l'incidente e si dice distrutto per quello che è accaduto.
L'uomo, che al momento è indagato per "atto dovuto", sembra non avere alcuna colpa, ma non riesce a darsi pace. Lo racconta in una intervista rilasciata a Sportmediaset, rivelando che quell'immagine continua a tormentarlo e a girargli nella testa.
Il camionista ripercorre i primi momenti dopo l'impatto. Racconta di aver guardato nello specchietto e di aver visto Zanardi rimbalzare sul camion come un pallone, per poi schizzare dall'altra parte.
L'uomo racconta di essere sceso subito dal camion, ma intorno al ciclista c'era già tanta gente che urlava. In quel momento non sapeva ancora di chi si trattasse, sentiva solo le urla ed era spaventato.
A proposito del ricordo di quegli istanti che continua tormentarlo, il camionista dice: «Mi sta distruggendo». Poi aggiunge: «Mi spiace per la famiglia, per la moglie, per il figlio, anche se sembra che non sia colpa mia, però c'ero io lì e non riesco a farmene una ragione o a dire "non è colpa mia", ma è venuto addosso a me».
Il camionista spera di dimenticare, di riuscire a farlo per la sua famiglia e per il lavoro, ma è difficile: «Non ce la faccio perché mi dispiace».
(Credits photo: Facebook/alexzanardiofficial)