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20 Agosto 2020
L’Earth Overshoot Day si registra purtroppo ogni anno: si tratta del giorno in cui l’umanità esaurisce tutte le risorse che il pianeta Terra riesce a generare in un anno. In sostanza, l’uomo consuma tutte le risorse disponibili nell’arco di dodici mesi prima della loro scadenza naturale.
Nel 2019 l’Overshoot è stato registrato il 29 luglio e negli ultimi 15 anni la data è caduta sempre prima, sintomo che l’uomo consuma sempre più risorse di quanto la Terra ne metta a disposizione ogni anno.
Grazie al lockdown, però, quest’anno questa ricorrenza si è spostata di un mese e cadrà il 22 agosto. Non accadeva dal 2005, quando l’Overshoot cadde il 25 agosto, per poi essere registrato sempre più in anticipo rispetto all’anno precedente. È stato l’istituto internazionale di ricerca Global Footprint Network a mettere a punto un metodo per calcolare il consumo delle risorse.
Secondo gli ultimi dati, nel 2020 l’impronta del carbonio si è ridotta del 14,5% proprio grazie al rallentamento delle attività economiche a livello globale, a causa della pandemia. Tuttavia, c’è ben poco da gioire: si tratta, infatti, di un evento temporaneo dovuto al lockdown e i suoi effetti potrebbero ben presto essere vanificati se i Paesi riprenderanno le attività produttive come prima, senza cercare di modificare e migliorare i metodi di produzione, di distribuzione e di consumo.