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Credits photo: dailyrecord.co.uk
24 Agosto 2020
Robyn Goldie, 13 anni, è morta per le complicazioni di un'ulcera. La ragazza aveva lamentato più volte dolori lancinanti, ma la madre, la 45enne Sharon Goldie, l'aveva ignorata, lasciandola sola a casa per andare al pub. Il dramma è avvenuto lo scorso 26 luglio a Glasgow.
L'adolescente aveva vissuto con la madre fino all'età di 4 anni. Poi era stata affidata alla nonna. Alla fine era tornata a vivere con quella madre che non l'aveva mai voluta.
Le condizioni della famiglia erano ben note alle autorità, tanto che "era sotto l'osservazione dei servizi sociali e a Sharon Goldie è stata offerta, in varie occasioni, l'opportunità di frequentare corsi per genitori (a cui la donna aveva rifiutato di partecipare)".
Secondo quanto appreso dall'Alta Corte di Glasgow, la donna aveva offerto più volte alcol e marijuana a sua figlia e si diceva spesso stufa di dover badare alla ragazza.
Il 21 luglio la donna aveva raccontato al personale del pub che frequentava di aver chiuso a chiave sua figlia in casa per impedirle di uscire. Tre giorni dopo Robyn, che nel frattempo aveva assunto antidolorifici, aveva scritto a sua nonna di sentirsi meglio. Ma nel giorno del dramma le sue condizioni si erano aggravate e aveva chiesto aiuto a sua madre, lamentando dolori fortissimi.
La donna, però, accusandola di essere "sempre in cerca di attenzioni", l'aveva ignorata e lasciata sola a casa senza cure. Al suo ritorno, diverse ore dopo, la ragazzina era agonizzante sul divano e la corsa in ospedale si è rivelata inutile: era ormai troppo tardi.
(Credits photo: dailyrecord.co.uk)