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Credits photo: Facebook
01 Settembre 2020
Aggrappate alla speranza. La famiglia e le amiche di Giulia Centonze lo sono da oltre un anno, ma da qualche giorno a questa parte ancora di più. Quella “possibilità di fare dei piccoli passi avanti”, paventati da una clinica privata di Innsbruck, ha riacceso la fiammella intorno alla 23enne di Montecchio Emilia che versa in stato di minima coscienza a seguito di un terribile incidente stradale.
Era il 3 maggio 2019 quando la studentessa di psicologia, aspirante criminologa, ha visto i propri sogni infrangersi. Da quasi un anno e mezzo la ragazza, nata in provincia di Lecce e trasferitasi in Emilia Romagna all’età di 6 anni, non vive più in modo autonomo a causa dei danni neurologici importanti riportati a seguito dell’impatto. Un tunnel da cui adesso, come spiegato dalla sorella maggiore Valentina al Corriere della Sera, potrebbe iniziare a filtrare un piccolo spiraglio di luce.
I genitori di Giulia hanno trovato nella Tirol Kliniken, in Austria, una struttura disposta a seguire il caso. L’urgenza diventa adesso quella di raccogliere i fondi necessari, ovvero 100.000 euro per tre mesi di cure: “Per vederla migliorare le proverò tutte – ha proseguito Valentina - andrò anche a fare l’elemosina se necessario, non mi vergogno a dirlo”.
Una battaglia che la famiglia della sfortunata ragazza non combatterà da sola. Su Facebook le amiche Benedetta, Federica, Francesca e Gaia, hanno creato la pagina “Quel nodo che ci lega – Insieme per Giulia”, che conta oltre 4.000 followers e permette di aderire all’iniziativa lanciata sulla piattaforma GoFundMe.
La corsa di solidarietà ha iniziato sin da subito a dare i propri frutti. Creata nel primo pomeriggio di lunedì 31 agosto, dopo appena sei ore la campagna contava già 371 donazioni con oltre 18.000 euro raccolti. I versamenti si possono effettuare anche tramite bonifico bancario, intestato a Patrizia Iozzi e con causale “Fondo solidarietà cure per Giulia” all’IBAN: IT49 I030 3266 2900 1000 0399 334. La mail donazionepergiulia@gmail.com permette invece di effettuare donazioni tramite PayPal.
(Credits photo: Facebook/Quel nodo che ci lega – Insieme per Giulia)