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01 Settembre 2020
Il cosiddetto “superticket”, ossia la quota aggiuntiva di 10 euro prevista per le prestazioni sanitarie specialistiche, è stato abolito per tutti, qualunque sia il reddito.
La misura, prevista nell’ultima manovra, diventata legge lo scorso 23 dicembre ed entrata in vigore oggi 1 settembre, era attesa da tempo ed è stata realizzata grazie a risorse extra Fondo Sanitario Nazionale. Resta ovviamente in vigore il classico ticket, variabile in base al tipo di prestazione richiesta e pari a circa 30-35 euro.
Con l’abolizione del superticket viene “cancellata una vera e propria tassa sulla salute”, come ha dichiarato il Ministro Roberto Speranza. La tassa pesava soprattutto sulle persone che hanno redditi bassi; in realtà, alcune Regioni l’avevano già eliminata: l’Emilia Romagna, ad esempio, l’ha abolita nel 2018 per i redditi fino a 100mila euro lordi, mentre la Lombardia l’ha eliminata a partire da marzo 2020.