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Classi divise in alunni "bravi" e "meno bravi" per il distanziamento: la scelta di Avellino

Una scelta che, ovviamente, fa discutere.

Classi divise in alunni "bravi" e "meno bravi" per il distanziamento: la scelta di Avellino

21 Settembre 2020

Per evitare il sovraffollamento, il V Circolo didattico di Avellino ha deciso di dividere le classi in alunni "bravi" e alunni "meno bravi". Una decisione che fa discutere, anche se rispetta le norme anti-Covid. La divisione verrà fatta prendendo in considerazione il rendimento che gli studenti hanno avuto lo scorso anno. 

Il segretario provinciale della Cgil di discriminazione: "Una scuola pubblica ha un valore assoluto che è quello di essere eterogenea e non omogenea, per questo ritengo del tutto sbagliata l’impostazione della preside di Avellino".

L'istituto si difende, dicendo che "i criteri adottati sono stati condivisi dai genitori che fanno parte del consiglio di istituto. E soprattutto non rappresentano alcuna discriminazione". Anzi, tutto è stato fatto per garantire il distanziamento. E poi ha continuato spiegando che si tratta di "soluzioni provvisorie che ci auguriamo abbiano una durata ridotta nel tempo. Abbiamo lavorato tanto per garantire questa soluzione che ci è sembrata la più adeguata per la ripartenza, tanto attesa dopo i lunghi mesi di lezioni a distanza per il lockdown".

Fatto sta che la scelta di dividere gli studenti in base al rendimento non è piaciuta a molte persone. 

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