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Il Ministero della Salute è contrario a riaprire gli stadi al 25% della capienza

Per il ministero bisogna dare priorità alle scuole.

Il Ministero della Salute è contrario a riaprire gli stadi al 25% della capienza

25 Settembre 2020

Riflettori nuovamente puntati sul calcio e sulla possibile riapertura degli stadi al 25% della capienza. Il Ministero della Salute si dice contrario.

È ciò che ha ribadito la sottosegretaria alla Salute nel corso di una recente intervista. Sandra Zampa ha infatti dichiarato: “Noi al ministero siamo contrari, il ministro ha ieri ribadito che prima ci sono le scuole, ci sono altre priorità, e poi ci occuperemo degli stadi

La motivazione del ministero è chiara: bisogna valutare le possibili conseguenze della riapertura delle scuole sulla curva dei contagi, evitando mosse azzardate. La sottosegretaria ha infatti precisato: “Occorre prima vedere quale sarà l’impatto delle riaperture delle scuole, di quanto si alzerà l’indice di riproduzione virale, e poi si potrà aprire una riflessione su aperture che comportano grandi assembramenti come gli stadi”. 

Ma qual è il ruolo delle Regioni in questa decisione? Zampa ha spiegato: “Le Regioni, se volessero, possono anche decidere per proprio conto. Ciò che sta succedendo per gli stadi è già accaduto con la riapertura delle discoteche: le Regioni le hanno aperte ma poi, di fronte al disastro, il ministro ha fatto un’ordinanza che ne ha imposto la chiusura”.

E alla (inevitabile) domanda relativa alla possibilità che il governo possa fermare le Regioni, la sottosegretaria alla Salute ha risposto: “Questo lo deciderà il ministro”.

(Credits photo: Getty)

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