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Credits photo: Facebook/GiuseppeConte64
05 Novembre 2020
Il nuovo Dpcm firmato da Giuseppe Conte e presentato nella serata di ieri, 4 novembre, ha diviso l'Italia in tre zone in base al livello di rischio: zona rossa, zona arancione e zona gialla.
Nelle zone rosse, ritenute più a rischio, le misure di contenimento del contagio saranno più stringenti. Ad esempio saranno limitati gli spostamenti all'esterno e all'interno della regione (salvo validi motivi) e alcune attività commerciali subiranno limitazioni o chiusure.
Per quanto riguarda la ristorazione, il nuovo Dpcm sospende l'attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Il decreto esclude il consumo sul posto o nelle adiacenze dei locali, ma consente l'attività di asporto fino alle 22.00 e la ristorazione con consegna a domicilio senza limitazioni.
Molti negozi, invece, dovranno abbassare le serrande, con alcune eccezioni indicate con precisione in due documenti allegati al Dpcm.
In particolare nelle zone rosse potranno restare aperti negozi di alimentari e vendita al dettaglio di prodotti surgelati, negozi di informatica, per l'illuminazione e ferramenta, negozi di articoli igienico-sanitari e di prodotti per l'agricoltura, negozi di calzature per bambini e negozi di biancheria, edicole e librerie. Potranno restare aperti anche tabaccai, profumerie e negozi di articoli sportivi e per il tempo libero.
Tra le attività per la cura della persona potranno restare aperti barbieri e parrucchieri, così come le lavanderie.
Consulta gli allegati in Gazzetta Ufficiale
(Credits photo: Facebook/GiuseppeConte64)