Tutto News
Credits photo: Getty
04 Dicembre 2020
Questo è un momento storico per la cannabis terapeutica: la commissione narcotici delle Nazioni Unite ha approvato l'esclusione della sostanza dall'elenco delle sostanze stupefacenti più pericolose. Ora la sostanza potrà essere sdoganata sul piano internazionale e potrà essere regolamentata in modo diverso rispetto all'uso ricreativo.
L'Onu ha ufficialmente riconosciuto le proprietà terapeutiche della cannabis, seguendo la raccomandazione dell'OMS, che chiedeva la rimozione dalla tabella IV della Convenzione del 1961 sugli stupefacenti (contenente anche sostanza come eroina e cocaina). La cannabis potrebbe infatti essere d'aiuto nella cura di malattie come il Morbo di Parkinson, la sclerosi, l'epilessia e potrebbe alleviare i dolori del cancro.
Il voto è stato espresso a Vienna dagli Sati Membri dell'organo esecutivo per la politica sulle droghe: quasi tutta l'Unione Europea (compresa l'Italia) e le Americhe hanno votato a favore del cambiamento, mentre gran parte dei paesi africani ed asiatici si sono detti contrari. La maggioranza è stata raggiunta per un solo voto.
Leonardo Fiorentini, segretario nazionale di Forum Droghe, ha commentato: «La massima autorità sanitaria mondiale è riuscita a convincere la culla della guerra alla droga che la cannabis è una risorsa terapeutica - poi ha aggiunto - Allo stesso tempo è evidente che il vento ideologico del proibizionismo soffia ancora forte nel mondo, visto il margine risicato dei voti favorevoli e la successiva bocciatura di ulteriori raccomandazioni sulla decriminalizzazione del THC».
In Italia, sebbene la prescrizione di cannabinoidi sia consentita dal 2007 e dal 2016 sia stata legalizzata la canapa industriale, il quadro normativo resta ancora vago.
(Credits photo: Getty)