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Giustiziato pubblicamente un uomo che aveva violato le restrizioni anti-Covid in Corea del Nord

Il condannato era stato accusato di contrabbando attraverso il confine con la Cina.

Giustiziato pubblicamente un uomo che aveva violato le restrizioni anti-Covid in Corea del Nord

Credits photo: Getty

04 Dicembre 2020

In Corea del Nord lo scorso 28 novembre un uomo è stato giustiziato pubblicamente con la fucilazione per aver violato le restrizioni anti-Covid.

Secondo alcune fonti, l'uomo era stato accusato di contrabbando attraverso i confini con la Cina, considerato il principale partner commerciale (nonché fonte di aiuti) della Corea del Nord. Un rapporto commerciale ridotto drasticamente negli ultimi tempi a causa della pandemia.

Sebbene abbia sempre negato la presenza di casi di coronavirus nel Paese, il regime di Kim Jong-un ha introdotto misure severissime durante l'emergenza. Per timore che i trafficanti possano far circolare il virus, alle truppe che controllano i confini sarebbe stato ordinato di sparare ai trasgressori. Anche l'esecuzione pubblica dell'uomo accusato di contrabbando avrebbe la funzione di scoraggiare altre azioni simili.  

Secondo le ultime notizie raccolte dall'agenzia di spionaggio della Corea del Sud, Kim avrebbe anche introdotto il divieto di pesca in mare a Pyongyang per contrastare la diffusione del virus. Inoltre il dittatore avrebbe manifestato "rabbia eccessiva" e adottato "misure irrazionali" contro la pandemia.

Quel che è certo è che la diffusione di un'epidemia nel Paese, dotato di un sistema sanitario inadeguato, potrebbe avere conseguenze disastrose.

(Credits photo: Getty)

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