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15 Dicembre 2020
Bill Gates si aspetta che il lockdown negli Stati Uniti possa prolungarsi fino al 2022. Intervistato da Jake Tapper sulla CNN domenica scorsa, il fondatore di Microsoft ha approfondito i temi della pandemia da Covid-19. Il virus ha contagiato finora 16,6 milioni di cittadini statunitensi causando oltre 300.000 vittime, quasi un quinto del totale del pianeta, che si assestava nella giornata di ieri a 1,62 milioni.
Numeri che, a detta del secondo uomo più ricco della Terra, suggeriscono un surplus di cautela: “Credo che i prossimi 4-6 mesi possano essere i peggiori dell’epidemia. Le previsioni mostrano che potrebbero esserci altri 200.000 decessi. Seguendo le regole sul distanziamento sociale e l’utilizzo delle mascherine e dei dispositivi di protezione individuale, potremo sicuramente ridurre una buona percentuale. Credo che con l’arrivo della nuova ondata, i bar e i ristoranti siano destinati a restare chiusi e trovo che sia una scelta appropriata. Nessuno vuole vedere morire qualcuno che ama”.
Il 65enne imprenditore di Seattle ha poi sottolineato come, dal suo punto di vista, tenere aperte le scuole sia più complicato e utile rispetto ad altre attività: “I vantaggi dell’apprendimento di persona sono molto alti, mentre i tassi di trasmissione tra i bambini sono relativamente bassi. Dovranno essere fatti dei compromessi, ma i prossimi quattro o sei mesi ci chiedono di fare del nostro meglio per far sì che tutto ciò finisca. Sono sicuro che entro la fine dell’estate saremo molto più vicini alla normalità di quanto lo siamo adesso, ma anche ad inizio 2022. Bisogna aiutare altri paesi a sbarazzarci di questo virus, ottenendo alti tassi di vaccinazione, altrimenti il rischio di nuove ondate ci sarà ancora”.
Il tutto a discapito dell’economia: “Quella globale sarà inevitabilmente rallentata – ha proseguito – il che danneggia economicamente gli Stati Uniti in maniera drammatica. A partire dall’estate avremo ancora dei mesi in cui saranno limitati i grandi raduni pubblici, ma ritengo che entro 12-18 mesi avremo la possibilità di tornare alla normalità. Quella del vaccino sarà una grande sfida. Mi auguro che la gente acquisisca fiducia dopo il suo lancio, e che la soglia del 60% (il numero di cittadini americani che si sono dichiarati disposti a sottoporsi al vaccino, ndr) possa aumentare”.
Gates, così come altri personaggi influenti del panorama a stelle e strisce come gli ex presidenti Barack Obama, George W. Bush e Bill Clinton, si è esposto pubblicamente a favore del vaccino per dare il buon esempio: “Quando arriverà il mio turno lo farò, penso che possa essere un buon metodo per tutti per contenere la trasmissione. Sono soddisfatto delle priorità che il nuovo presidente Biden e il suo team stanno dando a questo problema e al modo in cui stanno cercando di risolverlo”. L’imprenditore ha poi puntato il dito sulla transizione che, a suo avviso, sta complicando gli sforzi del nuovo presidente per la distribuzione del vaccino. Tutto ciò senza risparmiare una frecciata a chi ha lasciato da poco la Casa Bianca, Donald Trump: “Si pensava che fossimo migliori, ma nei primi due o tre mesi non siamo riusciti a contenere l’epidemia, proprio come è avvenuto in altri paesi. Forse Trump avrebbe potuto licenziare il dottor Fauci e tenere Scott Atlas più a lungo”.