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18 Gennaio 2021
Per i puristi della lingua italiana è una cattiva notizia, di quelle che fanno storcere il naso. Per gli amanti degli anglicismi, tutt’altro. Dietro certificazione dell’Accademia della Crusca una nuova parola entra ufficialmente a far parte della lingua italiana. Si tratta del termine “cringe“ che deriva dall’inglese e ha il significato di “grande imbarazzo”. E dopo “triggerare” (attivare, far scattare), la lingua del bel Paese accoglie una nuova parola di “di tendenza”.
Nella sua sezione “Elenco delle parole nuove” il sito dell’Accademia della Crusca inserisce significato, definizione ed etimologia di questo nuovo termine:
La parola, si legge, deriva dall’inglese “to crine“: rannicchiarsi o contrarre i muscoli involontariamente come per il freddo o per il dolore; indietreggiare per il disgusto; rannicchiarsi per paura o per servilismo; provare imbarazzo e vergogna per qualcosa.
Il sostantivo cringe viene spesso utilizzato per indicare una smorfia di dolore, di disgusto, di paura o di imbarazzo. Ma anche come aggettivo, con la funzione di descrivere momenti terrificanti o episodi imbarazzanti.
#Parolenuove
— Accademia della Crusca (@AccademiaCrusca) January 15, 2021
CRINGE: (agg.) ‘imbarazzante, detto di scene e comportamenti altrui che suscitano imbarazzo e disagio in chi le osserva’
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Da oggi, quindi, siamo legittimati a scrivere frasi che contengano “cringe”, “cringiata” o “cringiare”, senza rischiare di essere accusati di esterofilia.
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