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26 Gennaio 2021
L’Italia continua a essere divisa per fasce di colore diverso in base all’indice RT dei contagi. Attualmente sono 14 le regioni arancioni: Calabria, Emilia-Romagna, Veneto, Abruzzo, Friuli- Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta e Sardegna, più la Lombardia che ha fatto ricorso dopo essere stata inserita in zona rossa, ottenendo così la riqualificazione. Le regioni gialle, invece, al momento sono Campania, Basilicata, Molise, Toscana e la Provincia autonoma di Trento.
Da domenica 31 gennaio, però, la situazione potrebbe cambiare in base ai contagi rilevati in questi giorni. Tutto dipenderà dai dati che verranno forniti venerdì 29 gennaio. Come riporta il Sole 24 ore, al momento secondo il monitoraggio solo Puglia e Umbria potrebbero restare in zona arancione, mentre tutte le altre regioni potrebbero tornare a essere gialle. La Sicilia e la Provincia autonoma di Bolzano, invece, potrebbero lasciare la zona rossa e diventare arancioni.
La zona bianca, infine, resta al momento solo un’utopia, tranne che per la Basilicata, dove potrebbe presto diventare realtà, visto che al momento la situazione in questa regione è buona. Per rientrare in questa zona l’indice RT deve essere inferiore all’1, ossia un livello di rischio basso per tre settimane consecutive, con un’incidenza settimanale dei contagi inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti. Nella zona bianca tutte le attività potranno essere riaperte, comprese le palestre, le piscine, i ristoranti e i bar, anche se bisognerà continuare a osservare le norme basilari di sicurezza, come il distanziamento e l’utilizzo della mascherina.