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08 Marzo 2021
Fortnite ha rivoluzionato il mondo del gaming per la grande quantità di giocatori, giovanissimi e non, che ha saputo attrarre; anche persone che non amavano il genere sparatutto. Joseph Deen si è avvicinato per passione al gioco che gli ha cambiato la vita così presto: a 8 anni è diventato un player professionista con un contratto da 33 mila dollari.
E pensare che a 8 anni i bambini qui in Italia solitamente fanno la comunione e ricevono al massimo la busta dei nonni. Succede, infatti, in California; il piccolo Joseph ha rilasciato un’intervista alla BBC a cui a raccontato la sua esperienza. Lo scorso dicembre un talent scout del Team 33 ha contattato la famiglia di Deen per ingaggiare il figliolo:"Devo conoscere questo ragazzino chiamato Joseph, è incredibilmente bravo", avrebbe detto al telefono.
Detto fatto. Il contratto è stato stipulato poco dopo con un pagamento immediato di 33mila dollari e in regalo un computer high-end, tanto per gradire. Il ragazzino ha già le idee piuttosto chiare e ha spiegato: "Il mio sogno è quello di essere come Bugha e di giocare come lui. Lo guardo con ammirazione perché nessuno lo ha preso sul serio, fino a quando non ha vinto la World Cup, e io mi sento allo stesso modo: nessuno mi ha preso sul serio, finché non sono stato ingaggiato dal Team 33". Nelle sue dichiarazioni ha parlato di Kyle “Bugha” Giersdorf, giocatore che a 16 anni ha conquistato la Fortnite World Cup 2019 con un premio finale di 3 milioni di dollari.
Joseph Deen sfiora il record, ma il giocatore più giovane mai ingaggiato rimane Victor “Lil Poison” De Leon III, reclutato a 7 anni nel 2005.