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11 Marzo 2021
Ambientalisti e scienziati ce lo dicono in tutte le lingue: siamo vicini a un punto di non ritorno. E a chi pensa che in fondo qualche grado in più non sarà una tragedia, occorre spiegare che la situazione è ben più grave. A lanciare l’ultimo allarme è stato un gruppo internazionale di ricercatori in un articolo pubblicato su Nature geoscience. Il titolo del paper recita: "la corrente Capovolgimento meridionale della circolazione atlantica (Amoc) si è indebolita nell’ultimo millennio". Amoc è un sistema di correnti a doppio flusso fondamentale per l’equilibrio termico e di salinità delle acque. Il flusso superficiale di acqua calda e salata va verso l’emisfero Nord, mentre quello profondo di acqua fredda e meno salata va in direzione sud, rendendo gli equilibri climatici accettabili, adatti alla vita marina e influenzando lo stesso clima terrestre con le correnti. Amoc smuove 20 milioni di metri cubi di acqua al secondo! Fa parte di Amoc anche la famosa Corrente del Golfo, fondamentale già di per sé visto che grazie alla sua influenza tropicale rende miti paesi come Inghilterra, Irlanda, Francia e Danimarca, altrimenti molto più freddi.
C’è poi il ben noto problema dello scioglimento dei ghiacciai, molto visibile con l’assottigliamento della Groenlandia; se scomparisse, da sola innalzerebbe il livello del mare di 7 metri! Nell’ultimo anno sono finite in mare 532 gigatonellate di ghiaccio e questa è tutta acqua dolce che altera gli equilibri marini e riduce la salinità. Il fenomeno interferisce anche con le correnti, indebolendole.
Le conseguenti potrebbero essere disastrose: un innalzamento del livello del mare intorno al continente americano, se le correnti non favoriscono lo spostamento delle acque, ma anche inverni molto rigidi in Europa con estati senza pioggia. Con la velocità con cui la Groenlandia sta perdendo pezzi Amoc potrebbe scomparire in un periodo molto più breve di quanto non fosse stato previsto da modelli precedenti!