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17 Marzo 2021
Per iscriversi al social network dedicato alle immagini occorre avere almeno 13 anni, ma non c’è una reale verifica sulla data di nascita inserita al momento dell’iscrizione. Lo stesso Instagram, in una nota, ammette: "Verificare l'età delle persone online è complicato per tutte le aziende che lavorano in questo settore. Per affrontare questa sfida, stiamo sviluppando nuove tecnologie di intelligenza artificiale e apprendimento automatico che possano aiutarci a garantire la sicurezza dei giovani e lavoriamo a nuove funzioni legate all'età'".
La novità fondamentale è l’impossibilità per un adulto di contattare in direct un minore senza che questo non abbia deciso di “seguirlo”. Ad esempio se un adulto prova a contattare un quattordicenne che non lo segue e che potrebbe essere uno sconosciuto o un molestatore, all’adulto arriverà un messaggio che gli notifica che non può farlo. La funzione non si basa solo sull’età inserita all’iscrizione, ma sfrutta un meccanismo di apprendimento automatico in grado di prevedere l’età degli utenti. Saranno poi introdotti messaggi da parte di Instagram e diretti ai giovani per metterli in guardia in presenza di contatti sospetti. Ad esempio se un adulto manda molti messaggi a diversi minori, Instagram invierà ai minori in questione un messaggio offrendo l’opportunità di terminare la conversazione, bloccare o segnalare l’adulto in questione.
Queste funzioni saranno introdotte in alcuni Paesi e man mano si espanderanno a macchia d’olio per rendere ovunque più sicuro Instagram. L’idea è quella di incoraggiare i giovani a impostare i loro profili in modalità privata, in modo da sapere chi può vedere i loro contenuti, ma Instagram ammette che spesso accade il contrario: "Sappiamo che alcuni utenti più giovani, come aspiranti creator o atleti, ottengono valore dai profili pubblici" dicono da Instagram "per questo, possono comunque scegliere di avere un account pubblico, ma se un giovane utente non sceglie l'account privato quando si iscrive, gli invieremo una notifica dopo qualche tempo, evidenziando i benefici di un account privato e ricordandogli di verificare le impostazioni. Questo è solo un primo passo, stiamo valutando ulteriori misure che possiamo implementare per proteggere i più giovani su Instagram, comprese impostazioni di privacy aggiuntive".
Un’ottima iniziativa quella di Instagram che speriamo verrà seguito a ruota da altre piattaforme meno attente alla questione.