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Salva la vita a un bimbo di 3 anni durante la DAD

Simone Mantovani ha salvato il nipotino della vicina che stava soffocando

Salva la vita a un bimbo di 3 anni durante la DAD

19 Marzo 2021

Redazione 105


Simone Mantovani ha 20 anni e frequenta l’alberghiero a Milano; come tutti in questi mesi è costretto a seguire le lezioni in DAD, ma questa volta è un bene, soprattutto per la vicina di casa e la sua nipotina. Si trovava a casa e stava per partecipare alla lezione online del pomeriggio, quando la vicina ha suonato alla sua porta, Simone ha così potuto compiere un gesto eroico: salvare la vita al nipotino della signora che stava soffocando. Il ventenne gli ha prontamente praticato la manovra di Heimlich, non perché l’avesse studiata, ma semplicemente perché lo aveva visto fare in qualche video in rete! Simone ha raccontato:  «Passo molto tempo sui social — racconta — e una volta ho visto un video in cui dei ragazzi praticavano questa manovra per soccorrere chi sta soffocando, allora ho preso il piccolo, che conosco benissimo, l’ho visto praticamente nascere, e l’ho fatta su di lui».

La situazione appariva davvero disperata: «Era blu in faccia, aveva un po’ di schiuma alla bocca poverino. Aveva qualcosa che gli ostruiva le vie respiratorie. Un giochino di plastica, una pallina, ho scoperto dopo». Dopo la manovra è sopraggiunta l'ambulanza, il bambino non aveva sputato il corpo estraneo, ma lo aveva ingoiato. «Fortunatamente aveva ripreso a respirare, piangeva, ma stava meglio, quelli dell’ambulanza mi hanno riempito di complimenti». 

Il ragazzo è tornato alla sua lezione online dove ha dovuto convincere prof e compagni del fatto che la sua assenza fosse giustificata. Non è stato facile perché sembrava una storia molto fantasiosa, ma alla fine la prof si è convinta. Elena Scomazzoni, insegnante di tedesco all’istituto di Quarto Oggiaro frequentato da Simone, ha intenzione di riferire all’Istituto dell’atto eroico, affinché sia premiato:
«Ne parleremo al consiglio docenti, Simone è un bravo ragazzo, alla fine del suo racconto ci siamo commossi tutti, lui compreso. La nostra è una scuola di periferia, un ambiente non facile, ma i ragazzi ci danno soddisfazioni enormi, che ci ripagano di tutti i nostri sacrifici».

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