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Draghi oggi in senato in attesa del Consiglio europeo di 25 e 26 marzo

Il premier vuole farsi rispettare in Europa e chiede coesione all’Italia

Draghi oggi in senato in attesa del Consiglio europeo di 25 e 26 marzo

24 Marzo 2021

Redazione 105

Stamattina il premier è intervenuto al senato in vista del prossimo Consiglio europeo ormai alle porte. Attesissimi i suoi discorsi, sempre così rari. Draghi ha parlato soprattutto di vaccini: guardando alla Gran Bretagna come esempio, ha auspicato per il futuro «una logistica efficiente, meno requisiti formali e maggiore pragmatismo assicurano maggiore velocità», aggiunge il premier. Ha annunciato poi l’arrivo del certificato vaccinale sia per chi ha ricevuto il vaccino che per chi ha superato la malattia di Covid19: «Un certificato vaccinale entro tre mesi ai vaccinati e ai guariti. La libertà di movimento e partecipazione dovrà andare di pari passo con la tutela della salute».

Il premier ha poi promesso che l’Italia si farà rispettare sia con le case farmaceutiche: «In sede europea, dobbiamo chiedere alle case farmaceutiche il pieno rispetto degli impegni, in sede europea. L’Unione Europea deve fare pieno uso di tutti gli strumenti disponibili, incluso il Regolamento Ue per l’esportazione dei vaccini, approvato il 30 gennaio. Questo regolamento fa chiarezza sulla distribuzione dei vaccini al di fuori dell’Ue, in particolare verso Paesi che non versano in condizioni di vulnerabilità, e riteniamo e lo abbiamo dimostrato va applicato quando necessario».

Draghi ha poi rassicurato tutti sulla scuola, grande priorità del Paese; la chiusura ha infatti causato molte polemiche e movimentazioni popolari perché ritenuta ingiusta. «La scuola aprirà in primis, anche nelle zone rosse alla fine delle misure restrittive in vigore, già dopo Pasqua, speriamo». A queste parole è partito un applauso corale del Senato. 
Infine il premier ha lanciato l'ennesimo appello all'unità nazionale, lasciando da parte autonomie regionali e scelte discutibili fatti da regione a regione: «Ora è importante procedere spediti, più importante vaccinare fragili e anziani. Dobbiamo essere uniti nell’uscita dalla pandemia come lo siamo stati soffrendo, insieme, nei mesi precedenti. Tutte le regioni devono attenersi alle priorità indicate dal Ministero della Salute. In tempo di pandemia, anche se le decisioni finali spettano al governo, come ha ricordato anche una recente sentenza della Corte Costituzionale, sono pienamente consapevole che solo con una sincera collaborazione tra Stato e Regioni, in nome dell’Unità d’Italia, il successo sarà pieno».

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