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28 Maggio 2021
Redazione 105
L’annuncio da parte dell'organizzazione del concorso di bellezza Miss Sudafrica ha suscitato un certo clamore, soprattutto sui social: anche i transgender potranno partecipare al concorso di bellezza, a patto che abbiano completato il percorso di transizione siano quindi in possesso di regolari documenti di identità che ne attestino il nuovo genere femminile. "Meritiamo tutte questa possibilità e questa grazia", "L'inclusione salirà finalmente sul palco", questi alcuni dei commenti positivi raccolti sul web.
Il Sudafrica è un esempio di inclusione per quanto riguarda i temi LGBTQ, diversamente da quanto accade in molti altri paesi dell’Africa. Qui l’omosessualità è legale, dopo la difficile era dell’apartheid il Sudafrica è stato protagonista di una svolta sui diritti civili. Ora qui le coppie omosessuali possono adottare e anche organizzare trattamenti di fecondazione in vitro e la maternità surrogata. Il caso del Sudafrica è particolare proprio perché circondato da paesi in cui l’omosessualità è ancora una colpa da punire, se non un reato. In Sudafrica, invece, anche il concorso si è rivelato man mano più progressista, sfidando gli standard classici di bellezza. Ad esempio quando fu nominata nel 2019 Miss Zozibini Tunzi, una donna con i capelli corti che poi si guadagnò anche il titolo di Miss Universo.